Bruxelles – I ministri della Cultura degli Stati membri hanno raggiunto un accordo generale sulla proposta della Commissione europea di revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi (Avms), che introduce norme più stringenti per servizi multimediali digitali e piattaforme online, con l’intento di aumentare la protezione dei minori e di tutelare le produzioni europee.
In particolare, l’intento degli Stati membri è quello di dare risposta a quei “cambiamenti tecnologici e di mercato senza precedenti” avvenuti con il passaggio al digitale, al fine di promuovere la competitività del settore audiovisivo europeo, salvaguardando nel contempo valori fondamentali come la protezione dei minori, il pluralismo dei media, la diversità culturale e la tutela dei consumatori. La proposta, inoltre, semplifica le norme che disciplinano il “principio del Paese d’origine”, secondo cui un fornitore di servizi di media è soggetto solamente alle norme dello Stato in cui ha sede.
Di fatto, il compromesso raggiunto estende il campo di applicazione della direttiva sugli audiovisivi attualmente in vigore, includendo quelle piattaforme sociali – Facebook, Youtube, Twitter e altri – per cui la “fornitura di contenuti audiovisivi è parte essenziale di tali servizi”. Inoltre, sono state razionalizzate le norme sulla giurisdizione e rafforzate le procedure di cooperazione su problemi relativi ai servizi transfrontalieri, per esempio quelli derivanti da fornitori stabiliti in un Paese ma che si rivolgono al pubblico di un altro. Infine, gli Stati chiedono ai servizi di streaming online di introdurre dei meccanismi che permettano agli utenti la segnalazione di contenuti che incitano all’odio o alla violenza e la garanzia che nei propri cataloghi sia presente almeno il 30% di produzioni di opere europee. In più, i governi si riservano la possibilità di imporre un contributo finanziario ai fornitori di servizi multimediali, compresi quelli stabiliti in un altro Stato membro, ma prevedendo esenzioni per le start-up e le piccole imprese.
“Sono lieto che il Consiglio abbia adottato un approccio generale sull’aggiornamento della direttiva sui servizi audiovisivi”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea con delega al Mercato unico digitale, Andrus Ansip, aggiungendo che “è essenziale avere un insieme comune di regole sull’audiovisivo in tutta l’Ue per evitare la complicazione delle diverse leggi nazionali”. Il responsabile al digitale europeo ha ribadito che “bisogna tener conto dei nuovi modi di guardare i video e trovare il giusto equilibrio per incoraggiare servizi innovativi, promuovere film europei, proteggere i bambini e affrontare il linguaggio dell’odio in modo migliore”. Il testo approvato prepara la strada al compromesso da trovare con il Parlamento europeo al fine di far entrare in vigore quanto prima la nuova direttiva.