Bruxelles – Il “successo” della normativa Ue sulla protezione dei dati “dipende non solo dal recepimento delle nuove norme da parte degli Stati membri, ma anche dalla conoscenza che i cittadini hanno dei loro nuovi diritti e dalle imprese nell’Ue che devono essere pronte una volta che le norme entreranno in vigore”. Il messaggio è stato lanciato dal vicepresidente della Commissione Ue per il Mercato unico digitale, Andrus Ansip e dalla commissaria alla Giustizia, Vera Jourova, a un anno di distanza dall’adozione della nuova normativa sulla protezione dei dati. Bisogna “assicurare l’armonizzazione ed evitare la frammentazione nel processo di implementazione”, dichiarano i commissari in una nota congiunta, “entro l’anno lanceremo anche una campagna europea per aumentare la consapevolezza che devono avere i cittadini dei loro diritti”.
“Nel maggio 2018 il nuovo regolamento sulla protezione dei dati entrerà in vigore e darà basi solide per il fiorire del Mercato unico digitale”, continua la nota.
Secondo i commissari, le nuove norme “garantiranno il diritto fondamentale dei cittadini alla protezione dei dati personali” e “ognuno beneficerà di nuovi diritti chiari”, come “sapere il prima possibile se i propri dati sono stati hackerati”. Allo stesso tempo, le imprese avranno “più certezza legale, con una sola serie di regole in tutte l’Ue”.
Entro l’anno l’esecutivo svelerà una nuova normativa per garantire il libero flusso dei dati e avanzerà anche una proposta per promuovere l’accesso e il riuso dei dati pubblici.