Bruxelles – In continuo miglioramento la qualità delle acque balneabili in Europa e in forte calo i livelli di inquinanti dannosi provenienti da acque reflue e allevamenti: questo è ciò che emerge dall’ultima relazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea). Nell’ultimo anno, oltre l’85 per cento delle spiagge monitorate dai Paesi dell’Ue, oltre che dalla Svizzera e dall’Albania, ha soddisfatto i criteri più rigorosi, presentando una qualità delle acque classificata come “eccellente”.
In vista della prossima estate, quali sono i mari più puliti in Europa? Le percentuali migliori si sono registrate sulle spiagge di Cipro (99%), Malta (99%) e Grecia (97%). Ottimi i livelli di pulizia anche nei mari italiani. Il Bel paese, infatti, vanta il titolo di “eccellenza” su ben il 91% delle sue acque. Un po’ più indietro, ma sempre in una buona posizione, si trovano Spagna e Portogallo che presentano un livello di eccellenza dell’85 per cento. Percentuali molto elevate, infine, si sono riscontrate anche in Lussemburgo (100%) e in Austria (95%), dove le analisi si sono concentrate essenzialmente sui fiumi.
Le acque meno pulite sono in Albania (37%), Svizzera (61%), Slovacchia (64%) e Gran Bretagna (65%).
Soddisfatto dei risultati Karmenu Vella, commissario europeo per l’Ambiente e gli affari marittimi: “L’eccellente qualità delle acque di balneazione europee non è casuale: è il risultato di un duro lavoro di professionisti competenti e impegnati, che mostra l’importanza di promuovere le politiche dell’UE che creano un’occupazione verde”.