Bruxelles – Sicurezza dei cittadini, mercato, globalizzazione, sostenibilità ambientale e sociale, economia globale e riduzioni delle disuguaglianze specialmente nel mercato del lavoro: queste le tematiche principali che saranno oggetto di discussione del prossimo G7 di Taormina, il 26 e 27 maggio. Tematiche che coincidono con quelle ai primi punti nell’agenda europea. Oltre ai vertici di governo di Italia (presidente di turno), Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti, saranno presenti al tavolo dei lavori anche il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, e il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, per rappresentate l’Unione Europea.
Proprio loro due intendono arricchiere l’agenda dei lavori con il contributo europeo. Per i leader dell’Ue la priorità di questo G7 deve essere all’insegna dell’unità. Juncker e Tusk si aspettano che i capi di Stato e di governo dei sette grandi riuniti a Taormina mostrino unità di intenti. Assicurano a Bruxelles che ‘unità’ sono la parola d’ordine e la priorità europee in tempi dagli orizzonti non chiari. In un momento di incertezze – la Brexit per l’Ue, ma pure l’instabilità di alcuni quadranti del mondo – si vogliono istituzioni stabili e consessi coesi. Solo in questo modo si può garantire l’ordine internazionale. Un concetto che Juncker e Tusk intendono esprimere nel corso dei lavori.
Ai margini del summit Juncker si dedicherà a dei colloqui bilaterali con i leader presenti, tra cui il Primo Ministro giapponese, Shinzō Abe, per discutere con lui dei progressi già registrati e dei passi futuri da muovere nelle negoziazioni per un accordo di libero scambio con il Giappone, e il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, invitato a partecipare al summit. Bilaterale con il leader nipponico in programma anche per il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, per parlare sempre di questioni commerciali. Nell’agenda di Tusk anche un bilaterale con Theresa May, con ‘giallo’. “Non sappiamo di cosa potranno parlare”, ammettono fonti europee.