Bruxelles – Migliora la condotta degli Stati membri nell’applicazione del sistema di scambio delle quote di emissione (Ets) creato dall’Ue per ridurre i gas serra in Europa. Lo rivela l’Agenzia europea dell’ambiente che ha pubblicato il rapporto sul comportamento dei Paesi europei relativo al 2015. L’Ets è stato introdotto dodici anni fa e rappresenta la politica chiave dell’Ue per combattere il cambiamento climatico attraverso una riduzione delle emissioni, basato su dei limiti imposti dal mercato e su un sistema di scambio che obbliga le imprese a comprare permessi per le proprie emissioni.
Sono quattro gli ambiti in cui la direttiva è stata maggiormente rispettata da Stati membri e operatori del settore. Questi includono l’utilizzo di metodi più precisi per misurare le emissioni, la completezza dei piani di campionamento per determinare meglio le fuoriuscite di gas serra, l’introduzione di regole più flessibili per ridurre gli oneri amministrativi ai più piccoli operatori e, infine, il numero decrescente di denunce contro le società accreditate incaricate di verificare le relazioni sulle emanazioni.
Non tutto, però, procede per il meglio. Secondo il rapporto, infatti, in alcuni settori i Paesi dovrebbe fare di più per meglio recepire le regole della direttiva Ue sugli Ets. In particolare, gli Stati membri potrebbero implementare l’informazione per gli operatori sui vantaggi derivanti dall’utilizzo di biocarburanti, come anche migliorare il monitoraggio e la comunicazione dei requisiti da parte degli operatori di aeromobili. Inoltre, i governi europei dovrebbero potenziare il coordinamento tra le varie autorità interne, avviando procedure di verifica più dettagliate, anche al fine di migliorare la segnalazione di sanzioni per non conformità al sistema delle quote. In più, l’Agenzia chiede agli Stati di potenziare il sistema di notifica ad uso degli operatori per informare le autorità su nuove installazioni.
La relazione è redatta dall’Agenzia europea per l’ambiente e dal suo Centro europeo tematico per l’inquinamento atmosferico e la riduzione dei cambiamenti climatici. Secondo l’articolo 21 della direttiva Ue sulle Ets, infatti, gli Stati membri devono riferire annualmente alla Commissione europea dei progressi compiuti nell’attuazione della stessa.