Bruxelles – “Intendo aprire la prima fase di negoziazioni il 19 giugno, in modo da informare i capi di governo dell’Ue al Consiglio europeo del 22-23 giugno”. Lo ha dichiarato oggi il capo negoziatore per la Brexit della Commissione europea, Michel Barnier, al termine di un Consiglio affari generali nel quale gli Stati membri lo hanno nominato formalmente negoziatore dell’Ue col Regno Unito. “In questo modo i negoziati comincerebbero esattamente un anno dopo il referendum britannico, a tre mesi dalla lettera di notifica di Theresa May”, ha sottolineato Barnier.
“La riunione di oggi è stata tappa politica importante: oggi il mio mandato è stato fissato a nome dei 27, e la missione che mi è stata data dal presidente Juncker mesi fa è stata confermata dal Consiglio europeo e ora anche dal Consiglio dell’Ue. Questa unità è estremamente importante”, ha spiegato il capo dei negoziati per la Brexit, aggiungendo che “questa decisione è per me un obbligo e un onore”. “C’è grande unità anche tra le istituzioni europee: Consiglio, Commissione e Parlamento. Siamo pronti e ben preparati”. ha continuato Barnier.
Confermata anche l’intenzione di Bruxelles di separare i negoziati col governo britannico in due fasi: prima “saldare i conti”, per poi occuparsi delle nuove relazioni tra Ue e Regno Unito. La stessa parola chiave ‘Citizens first’ (Prima i cittadini, ndr), vuol dire che bisogna risolvere il divorzio in modo sereno e chiaro, prima di iniziare qualsiasi discussione su un nuovo accordo con la Gran Bretagna: “sarebbe prova della fiducia reciproca su cui basare poi la nostra futura relazione”, ha sottolineato Barnier. La seconda fase, ha aggiunto, dovrebbe iniziare “spero” tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo.
Il capo dei negoziati per l’Ue ha in ogni caso chiuso la porta all’ipotesi di un mancato accordo: “La mia sola opzione è di concludere un buon negoziato. E’ stato il Regno Unito a scegliere di lasciare l’Ue, non il contrario. Devono assumere le responsabilità della loro scelta”, ha sottolineato Barnier, aggiungendo che “Non mi immagino che il governo britannico lascerà i negoziati. Ci saranno dei momenti di tensione, ma questo fa parte di ogni negoziato”. “Dobbiamo mettere le trattative nella prospettiva di un nuovo accordo”, ha concluso Barnier.
Il Consiglio ha approvato oggi anche le direttive dettagliate sulla strategia dell’Ue durante i negoziati, che indicano come priorità i diritti dei cittadini, il regolamento dei conti e la risoluzione dei problemi delle frontiere. “La nostra unità e il consenso sono stati mantenuti”, ha sottolineato il vice primo ministro di Malta Louis Grech, a capo del Consiglio sotto la presidenza maltese. Approvata anche una task force dedicata alla Brexit all’interno del Consiglio Ue: sarà guidata da Didier Seeuws, un consigliere belga del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.