Bruxelles – La fine immediata delle detenzioni e delle torture, l’avvio di un’inchiesta in Russia e un contributo alle indagini da parte dell’Unione Europea e del Consiglio d’Europa: queste le richieste avanzate dagli eurodeputati in una risoluzione approvata in mattinata a Strasburgo riguardo alle persecuzioni degli omosessuali in Cecenia. Azioni che appartengono a un “passato vergognoso”, secondo le parole del liberale Petras Auštrevičius.
“La Russia e il suo governo hanno la responsabilità maggiore nel dover investigare questi fatti, portando i colpevoli davanti alla giustizia” hanno affermato i deputati, che con il voto di oggi sollecitano le autorità russe e cecene ad attenersi agli standard universali in materia di protezione dei diritti umani e chiedono la realizzazione di un’inchiesta “rapida, indipendente, oggettiva ed esauriente”, e che preveda il coinvolgimento di altri attori sul piano internazionale: la Commissione Europea, gli Stati membri e il Consiglio d’Europa.
Nel dibattito che ha preceduto il voto, la relatrice della risoluzione Malin Björk (Gue) aveva ricordato di fronte ai colleghi la necessità di intraprendere un’azione concreta: “Dobbiamo agire tutti quanti: l’Unione Europea, gli Stati membri ed esperti indipendenti, per capire cosa sia accaduto e portare i colpevoli di fronte alla giustizia”. A pieno sostegno dell’eurodeputata, le parole di Cornelia Ernst (Gue): “Anche chi guarda e non fa niente è un criminale”.