Bruxelles – Si dice turbato Nils Muižnieks, commissario per i Diritti umani presso il Consiglio d’Europa, a seguito della condanna a 18 mesi di reclusione pronunciata in Turchia lo scorso 15 maggio, ai danni di Murat Çelikkan: attivista per i diritti umani accusato del reato di diffusione di propaganda terroristica, per il suo ruolo di condirettore del quotidiano filo curdo Özgür Gündem, una carica tra l’altro più simbolica che reale.
“Celikkan ha dato contributi inestimabili al mio ufficio e al Consiglio d’Europa” ha scritto Muižnieks in una nota. “La sua condanna fornisce l’ennesimo esempio preoccupante delle continue azioni giudiziarie intraprese contro i difensori dei diritti umani e una fetta crescente di altri attori della società civile”. Come lui, ricorda il commissario, numerosi altri giornalisti e attivisti sono stati perseguiti per la loro collaborazione con la testata, sospesa lo scorso 29 ottobre da un decreto governativo.
“Mi appello ancora una volta alle autorità turche affinché garantiscano che i procedimenti giudiziari concernenti la libertà di espressione in Turchia siano in linea con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo” ha concluso il commissario nella nota, ricordando come simili azioni fungano da ostacolo all’inestimabile lavoro svolto dagli attivisti impegnati sul fronte dei diritti umani come Çelikkan.