Bruxelles – Sono 12 i finalisti selezionati per la dodicesima edizione del premio europeo “Energia sostenibile 2017” che assegna un importante riconoscimento alle migliori innovazioni nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili nel Vecchio continente. La cerimonia di premiazione, come ogni anno, si terrà durante la “Settimana europea dell’energia sostenibile (Eusew) – che quest’anno cade tra il 19 e il 25 giugno – a Bruxelles, durante la Conferenza politica di alto livello dell’Eusew del 20 giugno.
I 12 finalisti sono stati selezionati fra un gruppo di candidati provenienti da tutta Europa che hanno presentato progetti per sostenere la transizione verso un’energia più pulita, sicura ed efficiente. Un pool di esperti è ora chiamato a revisionare attentamente le 12 innovazioni finaliste, per selezionare un vincitore per ciascuna categoria nella quale è suddiviso il concorso: consumatori, settore pubblico, imprese e, novità di quest’anno, isole dell’energia. Inoltre, in questa edizione è previsto anche un quinto premio, il Citiziens’ Award, che verrà assegnato tramite un voto popolare online.
Tra i finalisti, per la sezione “consumatori”, figura il Comune di Santorso (Vicenza) con un progetto pilota che, tramite un Help desk, fornisce a residenti e cittadini informazioni sul risparmio energetico e sull’uso di pannelli solari, per sostenere l’acquisto in gruppo di tecnologie energetiche più convenienti. Per la sezione “Imprese” troviamo, tra gli altri, la Belga Eandis con un piano di integrazione intelligente ed uniforme dell’energia eolica nella rete, garantendo efficienza e una migliore corrispondenza tra le esigenze della domanda e la produzione. Con l’iniziativa Celsius, nella categoria “Settore pubblico”, la svedese Göteborg Energi AB, propone una struttura che mette insieme più di 50 città in tutta Europa per un sistema di riscaldamento e refrigeramento più efficiente e sostenibile. La nuova categoria “Isole dell’energia”, invece, ingloba progetti come quello della prima batteria ibrida per l’immagazzinamento di energia rinnovabile, proposta dall’Università greca del Pireo, che promette una riduzione della dipendenza dalle importazioni di energia fossile.