Bruxelles – La Commissione europea ha deciso oggi di deferire l’Italia alla Corte di giustizia per aver prorogato una concessione autostradale senza indire una gara d’appalto.
La proroga, di 18 anni, è stata fatta per la Società Autostrada Tirrenica attualmente concessionaria della costruzione e gestione dell’A12 Civitavecchia-Livorno. “Le norme Ue in materia di appalti pubblici hanno lo scopo di garantire che tutti gli operatori economici abbiano pari possibilità di partecipare a una gara d’appalto e di aggiudicarsi un appalto” e per questo “una nuova concessione può essere attribuita solo al termine di una procedura competitiva”, e visto che “una proroga della durata equivale a una nuova concessione” non è “in linea con il diritto dell’Ue in quanto altre imprese potenzialmente interessate si vedono preclusa la possibilità di presentare un’offerta”, si legge in una nota della Commission che aveva già espresso le sue obiezioni in un parere motivato dell’ottobre 2014, ma senza risultato.
La prima concessione per la costruzione dell’autostrada Livorno-Civitavecchia alla Società Autostrada Tirrenica risale al 1969. Per vari motivi sono stati finora realizzati solo 56 dei 242 chilometri previsti. La concessione è stata originariamente accordata per un periodo di 30 anni (fino al 1999). Da allora la concessione è stata prorogata due volte, rispettivamente fino al 2028 e al 2046, senza alcuna procedura competitiva. Su questa questione la Commissione ha avviato nel 2009 una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia, chiusa però successivamente alla luce degli impegni delle autorità italiane. Nel 2014 è stata aperta una nuova procedura d’infrazione, dopoché la Commissione era venuta a conoscenza del fatto che l’Italia non aveva rispettato gli impegni assunti nel 2009. Al termine di ulteriori discussioni con le autorità italiane volte a risolvere il caso, la Commissione ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia.