Bruxelles – L’Africa è il continente che inquina di meno, ma quello che soffre di più rispetto agli altri gli effetti dell’inquinamento. Questo è una delle questioni primarie che sono emerse nel discorso tenuto dal presidente della Commissione dell’Unione Africana di fronte al Parlamento europeo. “Tutte le esperienze attuali e in prospezione indicano con certezza che l’ Africa è la regione del mondo che soffre maggiormente del degrado ambientale e del cambiamento climatico”, ha affermato Moussa Faki Mahamat ricevuto dai parlamentari riuniti a Strasburgo.
Più volte, le parole di Moussa Faki hanno accennato ai problemi di ordine ambientale quali la siccità e la carestia che impattano notevolmente anche sulla dimensione economica e sociale dei Paesi africani. “Effetti sulla fauna e la flora talvolta riducono, annientandole in modo irreversibile, le possibilità di creare vita in ampi spazi del continente”, ha denunciato il ciadiano, ricordando ai partner europei che l’Africa trae minimi benefici dagli sforzi mossi a livello internazionale con l’intento di contrastare le minacce derivanti dai cambiamenti climatici. È proprio alla luce della situazione vigente, definita come un “paradosso sconcertante”, che Moussa Faki Mahamat ha invitato ad uno sviluppo del partenariato strategico esistente tra Africa e Europa, che deve essere “meglio canalizzato, meglio trattato e con delle priorità migliori.”
Un ruolo di primaria importanza all’interno della partnership, inoltre, è quello ricoperto dalle imprese europee “creatrici di ricchezza, posti di lavoro e prosperità economica”. Positiva è stata la reazione del presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani all’appello lanciato: “L’Africa è una priorità per l’Unione europea”, ha sottolineato Tajani in conferenza stampa, affermando che: “la presenza in Aula del Presidente Moussa Faki è un segnale politico molto forte che darà un nuovo slancio alle relazioni con i nostri partner africani.”