Bruxelles – La Spagna è intenzionata a portare a Bruxelles una battaglia per ristrutturare l’Eurozona sostenendo anche le proposte lanciate dal neo-eletto presidente francese Emmanuel Macron. Secondo un documento visto da El Paìs, il governo di Mariano Rajoy avrebbe proposto a Bruxelles la realizzazione di un budget anticrisi, un sistema comune di assicurazione contro la disoccupazione, eurobonds e il completamento dell’unione bancaria con la mutualizzazione dei rischi, puntando alla realizzazione di un vero e proprio “governo economico” della zona euro. La moneta unica, come scritto all’interno del documento, sarebbe un progetto ancora “incompleto” e la determinazione di nuovi criteri di convergenza, sia in materia fiscale, che nell’ambito del commercio estero, sarebbe uno step indispensabile per procedere verso la creazione di un’unione fiscale a pieno titolo.
Le proposte avanzate, forti di una condivisione di vedute tra Madrid e Parigi, sembrano mirare a superare il sistema attuale includendo un progetto di politica fiscale comune, così come la ridefinizione del Patto di stabilità, il meccanismo di sorveglianza dei conti pubblici e un maggiore controllo democratico su istituzioni come l’Eurogruppo per il quale . L’iniziativa si scontrerebe apertamente con la linea più conservatrice mostrata dalla cancelliera Angela Merkel che, con la Germania in una posizione economica privilegiata rispetto agli altri partner europei, si è già mostrata poco incline ad accogliere le proposte che Macron ha esposto in campagna elettorale.
Il report muove alcune critiche in merito alle misure adottate in risposta alla crisi economica che ha colpito il continente affermando che l’Europa, lungi dall’adottare piani ben strutturati, si è concentrata esclusivamente su misure e soluzioni a breve termine. “L’euro non ha bisogno solamente di pompieri, ma anche di Architetti” afferma il report, sottolineando come “il progetto europeo può durare esclusivamente se i cittadini vedono che questo è capace di garantire livelli di prosperità sostenibili e inclusivi”.