Roma – E’ iniziato oggi lo sciopero dei giudici di pace, che andrà avanti per quattro settimane consecutive con la sospensione di tutte le attività giudiziarie, compreso il deposito di sentenze e decreti ingiuntivi. I giudici di pace garantiranno esclusivamente la tenuta di un’udienza a settimana ed in quel giorno praticheranno lo sciopero della fame.
“Chiediamo le immediate dimissioni del Ministro Andrea Orlando”, si legge in una nota dell’Unione Nazionale Giudici di Pace, “un politico che non è stato in grado di tenere fede a nessuno degli impegni assunti, che ha soddisfatto esclusivamente gli interessi dei poteri forti e della magistratura più oscurantista e politicizzata, insediata proprio all’interno dei Ministeri nei posti più importanti e delicati, che non ha tenuto in alcuna considerazione gli appelli del 90% dei capi degli uffici giudiziari delle Procure e dei Tribunali, che ha mentito senza alcuna remora all’Europa, con la destabilizzante consapevolezza che le conseguenze delle azioni che hanno già intrapreso e stanno per intraprendere tutte le più alte Istituzioni comunitarie ed europee ricadranno integralmente sulle tasche dei cittadini e sull’economia del Paese”.
“Le nostre proteste sono appena iniziate”, continua la nota del sindacato dei giudici di pace, “porremo in essere ogni azione legale per impedire al Ministro Orlando di portare a compimento il suo intento di cancellare la magistratura onoraria e di pace, di triplicare la durata dei processi, di mettere in ginocchio l’intero sistema giudiziario. Stiamo organizzando manifestazioni, cortei, picchetti su tutto il territorio e raccogliendo adesioni per arrivare al blocco di tutte le attività giudiziarie, comprese le convalide delle espulsioni dei cittadini extracomunitari irregolari, sospendendoci dal servizio a tempo indeterminato: i cittadini devono toccare con mano da subito quali saranno i devastanti effetti della riforma Orlando”.
Il Paese “non può tollerare – conclude la nota – che la Giustizia sia amministrata dal Ministro Orlando in maniera così irrazionale ed approssimativa, con la volontà ormai conclamata di rottamare tutto ciò che ha funzionato negli ultimi 20 anni in Italia, a partire proprio dai giudici di pace e dai magistrati onorari che hanno diligentemente e proficuamente definito oltre il 60% dei procedimenti penali e civili nel rispetto del termine di ragionevole durata del processo”. Secondo le organizzazioni di categoria lo sciopero di 4 settimane determinerà la sospensione di oltre 600mila pratiche giudiziarie.