Roma – Il polverone alzato dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro – il quale ha sollevato sospetti sulle Ong operanti nel Mediterraneo per soccorrere i migranti – ha fatto “un danno enorme”, che ha portato a un “inizio della rottura della fiducia” verso le organizzazioni umanitarie. Si tratta di “un discredito gettato senza presentare elementi concreti”, ma che ha generato “un clima di sospetto”. È la ferma denuncia di Emma Bonino. L’ex commissaria europea e storica esponente dei Radicali non ha nominato esplicitamente il magistrato, ma si riferiva a lui quando, nel corso di un incontro organizzato da ActionAid in vista del G7 di Taormina, ha spiegato che da una procura ci si attenderebbe indagini condotte in modo riservato, e non che manifesti sospetti prima di averli accertarli.
La sfuriata dell’ex ministra degli Esteri è arrivata dopo che Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos, ha rivelato alcuni dati emersi da un indagine demoscopica condotta dal suo istituto. Il quadro che emerge mostra che ben 3 italiani su 4 sono convinti che, se è stata aperta un’inchiesta, vuol dire che alcune Ong potrebbero agire in modo illecito. Appena il 9% degli intervistati, invece, ritiene infondate le accuse. C’è poi un 48% di persone convinte che alcune organizzazioni umanitarie siano sicuramente d’accordo con i trafficanti, e un 42% convinto che le Ong abbiano un interesse economico nel salvare i migranti. Si tratta di dati che, secondo Pagnoncelli, rischiano di provocare un calo sensibile delle donazioni e dei 5 per mille devoluti alle Ong. E chissà se, a scongiurare il pericolo, basterà la convinzione, condivisa dal 58% del campione, che le organizzazioni umanitarie aiutino a salvare vite perché le autorità da sole non ce la farebbero.