Roma – Un attivista italiano dell’associazione Certi diritti, Yuri Guaiana, è stato fermato dalla polizia a Mosca mentre si stava recando alla Procura generale per consegnare una petizione con oltre due milioni di firme per chiedere un’indagine accurata sul trattamento degli omosessuali in Cecenia e la fine delle persecuzioni nei loro confronti. “Sto bene e non so ancora quando sarò rilasciato, ma presumo verro rilasciato”, ha dichiarato lo stesso Guaiana in contatto telefonico con Rainews24. Previsione che si è avverata poche ore dopo il fermo, con l’annuncio del rilascio arrivato via Twitter dal sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.
https://twitter.com/bendellavedova/status/862659004694233088
Il ministero degli Esteri italiano si è “immediatamente attivato” per seguire il caso, mandando degli avvocati fornire sostegno legale al connazionale. “Il nostro consolato – aveva scritto sempre su Twitter il sottosegretario – si sta recando ad assistere Yuri Guaiana”.
https://twitter.com/bendellavedova/status/862594744131694592
La vicenda anima l’imminente visita del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che sarà a Mosca la prossima settimana.