Bruxelles – “La crescita dei populismi e degli estremismi in Europa mette a rischio anche il futuro della scienza”. Lo ha sostenuto oggi il commissario europeo alla Ricerca e all’innovazione Carlos Moedas. “I populisti pensano che la scienza non serva, che gli esperti siano inutili”, ha sottolineato un corrucciato Moedas, aggiungendo che essi hanno una visione del mondo “basata sulle emozioni”. Per questo il commissario si è detto “preoccupato per il futuro dell’Europa e per quello dei miei figli”.
“Abbiamo sottostimato il nostro mondo e dato troppe volte per scontato il ruolo della scienza”, ha sostenuto Moedas, che ha poi invocato l’aiuto degli scienziati per spiegare l’importanza della ricerca nella nostra vita quotidiana. “Noi politici non siamo abbastanza forti, specie di questi tempi, per convincere le persone. La gente non si fida più della politica, per questo ho bisogno di voi: uscite e difendete le vostre idee a voce alta”, ha chiesto Moedas in un ideale appello “alle persone ragionevoli”.
Il commissario Ue alla ricerca ha anche espresso la sua idea su come rilanciare l’integrazione europea basandosi sulla scienza. “La scienza è un pilastro dell’Europa: abbiamo i migliori centri di ricerca e le migliori università al mondo. Ma il problema è creare un legame con la gente”, ha spiegato Moedas, aggiungendo: “Serve raccontare storie alle persone comuni, spiegare le conquiste concrete che la scienza può raggiungere: ad esempio, trovare una cura per l’alzheimer o inventare batterie che durano di più”. “Abbiamo bisogno di raccontare storie” sulla scienza, ha concluso il commissario alla ricerca.
L’intervento di Moedas è avvenuto durante la presentazione a Bruxelles di ‘Starmus’, un festival scientifico innovativo che celebra il legame tra scienza e musica. Quest’anno il festival si terrà dal 18 al 23 giugno a Trondheim (in Norvegia) e sarà ospitato dalla Norwegian University of Science and Technology (Ntnu). Lo Starmus IV, come il suo numero di edizioni, vanterà ospiti di livello mondiale, come la ‘rock star della scienza’ Stephen Hawking, ma anche il sociologo Anthony Giddens e il regista premio oscar Oliver Stone. Nel 2016 sul palco del festival era salito niente meno che il leggendario chitarrista dei Queen Brian May. “La Norvegia – ha commentato Moedas – è un partner eccellente dell’Ue nel campo della ricerca. Saluto il festival ‘Starmus’ con felicità, è quello che ci vuole per rilanciare la scienza in Europa”.