Bruxelles – “Sono pronta a dare il massimo sostegno affinché si arrivi rapidamente al rilascio del marchio europeo Igp per la Cioccolata di Modica”. Queste le parole con cui la parlamentare e membro della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Michela Giuffrida (S&D), ha accolto il via libera del ministero delle Politiche agricole alla richiesta del marchio Igp per “uno dei prodotti più rappresentativi l’agroalimentare siciliano”
Di origine Azteca e introdotto in sicilia durante la dominazione spagnola, il Cioccolato di Modica si discosta da tutte le altre tipologie per ingredienti e procedimento di lavorazione, che conferiscono al prodotto caratteristiche “uniche”. “L’approvazione del disciplinare di produzione della ‘Igp Cioccolato di Modica’ da parte del ministero”, fa sapere Giuffrida, “era l’ultimo adempimento necessario prima che il provvedimento approdi a Bruxelles”. Con la richiesta da parte del governo italiano, infatti, è previsto un termine di 30 giorni entro il quale persone fisiche o giuridiche “aventi un interesse legittimo” potranno presentare eventuali opposizioni. Trascorso il termine, il procedimento verrà notificato alla Commissione europea, la quale potrà decidere sul rilascio della tutela. In particolare, il disciplinare vieta l’uso di coloranti, conservanti, emulsionanti, grassi vegetali e latte, mentre ammette l’utilizzo di aromi naturali come cannella, agrumi e peperoncino. “Il marchio di controllo europeo”, ha sottolineato l’europarlamentare, “tutelerà questo prodotto sul mercato internazionale e mondiale, prevenendo i consistenti fenomeni di imitazione e contraffazione”.
Infine, Giuffrida ha ricordato l’importanza del dolce modicano definendolo come “l’ennesima testimonianza dell’alto livello qualitativo delle tipicità agroalimentari della nostra Regione che, nel tempo, ha assunto il ruolo di ‘testimonial’ di un’intera quanto estesa area, quella del Sud-Est siciliano, dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco”. La deputata siciliana si dice “consapevole” che il percorso per ottenere il marchio Igp “non sarà semplice”, ma “l’impegno sarà massimo, per chiarire alla Commissione Ue quale sia il valore economico, sociale, culturale e identitario di un prodotto che è distintivo di un territorio”.