Bruxelles – Prevenire la marginalizzazione giovanile attraverso la condivisione delle “buone pratiche” messe a punto dalle amministrazioni locali di Palermo e Mechelen (Belgio) per aiutare i giovani in stato di vulnerabilità. Questo è l’intento della conferenza che si è tenuta a Bruxelles il 3 maggio presso il Comitato economico e sociale, organizzata dalla Ong Human Rights Youth Organization (Hryo), in collaborazione con il Comitato stesso e l’inter-gruppo del Parlamento europeo sui diritti dei bambini.
Italia e Belgio, due Paesi Ue a confronto, entrambi testimoni di situazioni di disagio, esclusione ed emarginazione delle nuove generazioni, vedono i propri giovani essere facile preda di reti criminali e/o organizzazioni terroristiche. Questo, in particolare nelle città di Palermo e Mechelen, ha portato le associazioni della società civile e le amministrazioni locali stesse a mettere in campo le migliori politiche per aiutare i giovani in difficoltà e togliere “nuove reclute” al radicalismo e alle organizzazioni criminali. Con la “Carta di Palermo – Mobilità umana internazionale”, l’intento degli organizzatori dell’evento è quello di diffondere la conoscenza delle esperienze che questi due piccoli comuni europei hanno adottato, ottenendo importanti risultati.
“Ad oggi assistiamo alla nascita di nuovi modelli di intervento a favore dei giovani in condizioni di marginalizzazione, speriamo che eventi come questi possano contribuire maggiormente all’incontro fra tutte quelle realtà che operano a livello europeo”, ha dichiarato il presidente di Hryo, Marco farina, ricordando che “i giovani non sono il futuro, ma il presente della nostra società”. Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha commentato positivamente il progetto dicendo che “questa iniziativa conferma come ‘cultura dell’accoglienza e della solidarietà’ a Palermo siano ormai valori condivisi”, e aggiungendo che questi valori “diventano prassi quotidiana non solo delle istituzioni, ma anche di tante Ong e soggetti della società civile che, come ha fatto Hryo oggi, se ne fanno ambasciatori in Europa e nel mondo”. Parole di plauso anche dal sindaco di Mechelen, Bart Somers, che ha sottolineato come solo “promuovendo la coesione sociale e integrando tutti nella diversità possiamo contrastare la minaccia dell’estremismo e del conseguente radicalismo violento”.
Alla Conferenza era presente, inoltre, la parlamentare europea Caterina Chinnici (S&D), figlia del magistrato Rocco Chinnici assassinato dalla mafia nel 1983, che ha ribadito l’importanza di “evitare” ogni forma di marginalizzazione per i giovani che vivono in “questa società moderna che offre tante opportunità”. “La cultura è l’elemento chiave”, ha aggiunto l’eurodeputata, chiamando in causa l’Unione europea che “potrebbe fare la propria parte incentivando e valorizzando le buone pratiche, che non mancano”.