Bruxelles – Prima uscita pubblica per il neo eletto presidente francese, Emmanuel Macron, a fianco dell’uscente François Hollande per l’omaggio al milite ignoto dell’Arc du Triomphe, nel 72° anniversario dell’armistizio che segnò la fine della seconda guerra mondiale. Secondo fonti dell’Eliseo, il presidente Hollande, che aveva voluto Macron prima come consigliere poi come ministro del suo governo, ha richiesto questa cerimonia come segno di “continuità repubblicana”.
All’arrivo sulla place de l’Etoile, il presidente uscente è andato verso la tribuna delle autorità per invitare il neo eletto al suo fianco e, percorrendo insieme tutta la distanza verso l’arco di Trionfo, ha scambiato qualche parola con Macron. Infine, dopo l’inno della Marsigliese e il canto dei partigiani della Resistenza – momento di alta emozione per entrambi – Hollande ha passato in rivista gli ex combattenti e i vertici militari, stringendo le mani e presentando a tutti il suo successore. Nel frattempo, da fonti autorevoli del movimento politico fondato da Macron, si apprende che l’ottavo presidente della V Repubblica si dimetterà nella giornata di oggi da presidente di En Marche.
Nel giorno della “liberazione” francese, l’europarlamentare centrista Sylvie Goulard, che viene indicata come uno dei possibili membri del futuro governo d’Oltralpe, in un’intervista rilasciata a CNews fa sapere che Emmanuel Macron, così come Hollande nel 2012, “si recherà a Berlino per la sua prima visita all’estero”. La parlamentare di Bruxelles ha inoltre riferito che “prima è possibile che vada a salutare le truppe francesi”. Ieri, la cancelliera tedesca Angela Merkel era stata la prima a congratularsi con il nuovo presidente, scambiando una telefonata definita “molto calorosa” dai militanti di En Marche.
Intanto, nella notte, nove persone sono state fermate durante una manifestazione anticapitalista a Parigi contro l’elezione del leader centrista. A riferirlo è l’emittente France Info, citando la polizia. Segno che il neo inquilino dell’Eliseo, nei prossimi mesi, dovrà fare i conti con una forte opposizione da parte di movimenti di estrema sinistra, come il collettivo “Front Social” – formato da associazioni, studenti, disoccupati e sindacati – che ha già annunciato per le 14 di oggi la “prima battaglia comune” dell’era Macron. “Mobilitiamoci sin d’ora per dimostrare al neo eletto presidente della Repubblica che la piazza vuole farsi sentire e vuole combattere i suoi progetti di regressione sociale”, si legge nell’appello del collettivo rivolto allo schieramento del “né Macron, né Le Pen”.