Bruxelles – Anche stavolta niente ‘effetto Schulz’: nel piccolo Land dello Schleswig-Holstein ha vinto la Cdu, così come aveva vinto nel Saarland. Sconfitta sonora per la Spd di Martin Schulz, che era al governo nella regione. Stando alle ultime proiezioni, i risultati nella regione più settentrionale della Germania vedono la Cdu al 32%, la Spd al 27,2%, terza forza i Verdi al 12,9%, seguiti dai liberali della Fdp all’11,5%; con il 5,9% anche l’AfD entra nel parlamento regionale. Resta fuori la Linke, sotto la soglia del 5%, mentre entra il partito della minoranza danese Ssw con il 3,3% (esentato dalla soglia).
La Spd ha perso circa il 3% rispetto alla precedente tornata elettorale, mentre la Cdu è cresciuta nella stessa proporzione. Una sorta di passaggio del testimone tra socialdemocratici e cristiano-democratici: il governatore uscente Torsten Albig (Spd), accreditato fino a poco tempo fa di un notevolissimo vantaggio, ha dovuto cedere il governo del Land al giovane Daniel Guenther (Cdu). Il risultato del Schleswig-Holstein ha mostrato il forte calo dell”effetto Schulz’, che aveva trascinato la Spd a conquistare fino a 10 punti percentuali in tutta la Germania, al punto da far sembrare a portata di mano la possibilità di un cambio di guardia alla cancelleria federale.
“Sono deluso, inutile girarci intorno. Con 6-7 punti di differenza, oggi c’è stato un grande successo della Cdu”, ha commentato da Berlino Schulz, incassando la sconfitta. Il leader della Spd si è rammaricato del fatto che il suo partito “non è riuscito a comunicare il buon governo portato avanti dalla coalizione rosso-verde”, alleata con il partito della minoranza danese. Nonostante tutto, Schulz ha ringraziato il presidente uscente del Land per il suo lavoro: “Una virtù della socialdemocrazia è che si sta insieme anche nei momenti negativi”, ha aggiunto l’ex presidente del Parlamento europeo porgendo un mazzo di fiori al suo compagno di partito. Schulz è candidato alla cancelleria contro Angela Merkel nelle elezioni politiche in programma il 24 settembre. Un percorso che si annuncia in salita per la Spd.