Roma – L’ipotesi di un’uscita dell’Italia dall’euro sarebbe esiziale per l’Area euro. Lo indica Giuseppe Vegas, presidente della Consob, secondo il quale una “Italexit sarebbe uno choc per l’intera Eurozona” e “ne metterebbe a rischio la sopravvivenza”. Il capo della Commissione di vigilanza della Borsa boccia il ritorno a una valuta nazionale, paventato tanto dal Movimento 5 stelle che dalla Lega Nord, ma anche dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che nella speranza di ricucire col Carroccio propone una moneta da affiancare all’euro.
“Il solo annuncio di un ritorno a una valuta nazionale”, taglia corto Vegas, “provocherebbe da parte degli investitori istituzionali un immediato deflusso di capitali, tale da mettere gravemente a repentaglio la capacità dell’Italia di rifinanziare il terzo debito pubblico del mondo”.
Vegas sottolinea poi che l’inflazione “si sta progressivamente riportando in prossimità dell’obiettivo del 2%” assegnato alla Bce dal suo stesso statuto, mentre negli Usa “è già in corso un inasprimento monetario”. In tale cornice, il nostro Paese “dovrà prepararsi ad affrontare la nuova situazione che si profila non potendo più contare sul puntello esterno della leva monetaria”, ovvero la politica di acquisto di titoli di Stato sul mercato secondario sostenuta da Francoforte. Quando il presidente della Banca centrale europea,Mario Draghi, sarà costretto a cedere alle pressioni (soprattutto tedesche) per porre fine al ‘quantitative easing’, secondo Vegas “sarà un momento di scelte cruciali per il paese”, che deve “portare a compimento le riforme annunciate e quelle già intraprese per generare un ambiente favorevole agli investimenti e allo sviluppo delle imprese”, e “avviare quelle necessarie allo svecchiamento delle infrastrutture”. Il tutto senza trascurare “un processo di liberalizzazione, che riconsideri il perimetro dell’intervento pubblico nell’economia”.