Dall’inviato
Firenze – Le relazioni tra Unione europea e Stati Uniti sono “costanti” e dimostrano “una realtà ben diversa dalla narrativa raccontata”. Così ha esordito l’alta rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue, Federica Mogherini, parlando dei rapporti con la nuova amministrazione di Donald Trump in uno dei panel dello State of The Union, l’appuntamento annuale organizzato dall’Istituto universitario europeo e giunto alla sua settima edizione.
“Forti relazioni”, dunque, quelle tenute dai diversi esponenti dell’amministrazione statunitense con le istituzioni europee, come quella tra il vice presidente Mike Pence e la stessa Mogherini, dopo la visita dello scorso febbraio. “Ho visto una prontezza e un desiderio di impegnarsi”, ha commentato Mogherini, pur sottolineando le “divergenze” negli approcci dei due partner sui dossier più importanti della comunità internazionale, come ambiente, Onu, libero commercio e diritti umani.
Durante la discussione, l’alta rappresentante ha spiegato le grandi opportunità che si aprono dinnanzi all’Unione europea in questo periodo storico. Da un lato la debolezza degli Stati Uniti nel mantenere la leadership globale, scalfita da nuovi attori come Cina e Russia, dall’altro la volontà espressa dalla comunità internazionale di avere un interlocutore affidabile, prevedibile e stabile, fanno crescere la “voglia di Europa non solo su questioni di economia e commercio, ma anche su sicurezza, questioni umanitarie, ambiente e politica estera in generale”. “La nostra prevedibilità è quel valore aggiunto che possiamo sfruttare nelle nostre relazioni”, ha aggiunto l’italiana.
Mogherini ha inoltre affrontato i diversi temi della politica estera europea, tra cui l’intesa raggiunta con l’Iran sul programma nucleare, ribadendo che “quello raggiunto è un accordo per la comunità internazionale nella sua totalità”, perché riguarda la sicurezza di tutti. Gli Stati Uniti, dice con convinzione l’alta rappresentante, “è importante capiscano che non è interesse di nessuno modificare il corso dei programmi dell’Iran, che al momento stanno rispettando”. Inoltre, l’italiana ha affermato che “è giunto il momento che gli Stati membri condividano le informazioni” di polizia per contrastare il terrorismo internazionale. La vicepresidente dell’esecutivo Ue ha fatto notare i passi avanti già compiuti in questo ambito, pur ricordando che non è il suo portafoglio ad avere competenza per agire in merito.
Infine, l’ex ministra degli Esteri italiana ha parlato di Balcani, dichiarando con fermezza che “la prospettiva dell’integrazione europea per i Paesi di questa zona è importante”. Poi è tornasta sui recenti eventi in Macedonia: “Ciò che è successo la scorsa settimana in Parlamento a Skopje è impossibile da giustificare”, ha dichiarato, aggiungendo che “Le violenze in Parlamento, nella casa della democrazia, non possono essere giustificate in alcun modo”. “Stiamo lavorando”, ha concluso, “affinché lo stato di diritto nella regione converga sempre più verso questa direzione europea”.