Bruxelles – Il Parlamento europeo sostiene la necessità di equiparare l’Iva degli e-book a quella dei libri e la possibilità quindi per gli Stati membri che lo vorranno di concedere anche ai supporti digitali un regime agevolato e dunque prezzi più bassi.
La commissione Affari economici ha approvato la proposta dell’esecutivo di Bruxelles con 48 voti a favore, un contrario e 2 astensioni. “Il nostro modo di leggere è cambiato rapidamente negli ultimi anni. Ora, non ha senso applicare un doppio standard per cui un quotidiano online viene tassato di più di quello stampato e acquistato in un negozio. Questa nuova direttiva darà agli Stati membri la possibilità di Allineare l’Iva sui contenuti digitali alla stampa cartacea”, ha detto il relatore del testo per l’Aula Tom Vandenkendelaere (Ppe).
Attualmente, gli e-book devono essere tassati ad un tasso standard minimo Ue del 15%, mentre gli Stati membri sono liberi di applicare l’aliquota ridotta di almeno il 5% e in alcuni casi anche con tasse zero sulle pubblicazioni stampate. La proposta di cambiamento di questa regola sarà votata dalla Plenaria del Parlamento il 31 maggio o il primo giugno.
Oggi la Commissione europea ha anche adottato una decisione che rende giuridicamente vincolanti gli impegni offerti da Amazon sugli e-books. Amazon si è impegnata a non applicare né introdurre certe clausole nei suoi accordi di distribuzione con gli editori in Europa, clausole che potrebbero aver ostacolato l’innovazione e la concorrenza nei mercati di e-books europei. “La decisione di oggi permetterà agli editori e ai concorrenti di sviluppare servizi innovativi per i libri elettronici, aumentando la scelta e la concorrenza a beneficio dei consumatori europei”, ha dichiarato la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager.
L’inchiesta di Bruxelles era stata avviata nel giugno 2015 sulle cosiddette clausole della “nazione più favorita”, che obbligano gli editori a offrire a Amazon condizioni simili o più favorevoli di quelle accordate ai suoi concorrenti. Le clausole riguardano non solo il prezzo, ma anche altri aspetti come il modello commerciale di distribuzione o le azioni promozionali.