Bruxelles – Si possono avere “differenti visioni” sui vari membri della Nato ma bisogna riconoscere che “la Turchia è importante per la sicurezza dell’Europa”. Nonostante la deriva autoritaria che il Paese guidato da Recep Tayyip Erdoğan sta prendendo sempre di più, il segretario generale Jens Stoltenberg rivendica il ruolo geopolitico della Turchia che è “un alleato importante non solo geograficamente, essendo al confine con Iraq, Siria e Russia attraverso il mar Nero”, ma anche “per l’accordo che ha stretto con l’Ue per gestire i flussi di migranti”. La Turchia “ha subito molti attacchi terroristici e un brutale colpo di Stato e ha diritto di difendersi e perseguire coloro che erano dietro al colpo di Stato”, ma ha aggiunto Stoltenberg “mi aspetto da tutti gli alleati che aderiscano ai valori chiave dell’Alleanza: la democrazia, lo stato di diritto e le libertà individuali”, un argomento che, ha detto “ho discusso in molte capitali nato, compresa Ankara”.
La Turchia, ha continuato il segretario generale “è importante per tutta Europa perché in prima linea nella lotta all’Isis in Siria e Iraq, e fornisce alla coalizione basi e infrastrutture”, nel Mar Nero poi “è chiave per dare una risposta alla presenza militare russa che è in aumento”.
Parlando proprio di Russia poi Stoltenberg ha spiegato che “l’aumento della nostra presenza nell’est dell’Europea non ha lo scopo di provocare un conflitto” con Mosca ma “per prevenirlo”. “Tra forza e dialogo non c’è contraddizione, anzi se siamo forti e uniti possiamo parlare con la Russia”, con cui si deve “mantenere un confronto politico”.