Bruxelles – “Oggi dobbiamo commemorare i giornalisti che sono morti o sono detenuti per il loro impegno a informare i cittadini. Voglio dirvi che non siete soli in questa battaglia: il Parlamento europeo sarà sempre dalla vostra parte”. Lo ha sostenuto il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa (3 maggio). “Come ex giornalista” ha ribadito Tajani “so che essere nelle condizioni di lavorare in modo libero e indipendente è essenziale”.
Nonostante i grandi progressi fatti nella libertà di stampa in Europa e nel mondo, la situazione attuale non è per niente rosea per i giornalisti. “Reporters without borders (Rwb) ci mette in guardia sul fatto che la libertà dei media è oggi particolarmente minacciata”, ha sottolineato Tajani, aggiungendo che “secondo diversi rapporti, i giornalisti vengono intimiditi non solo in regimi autoritari, ma anche in Paesi che sono considerati democratici”. L’esempio più eclatante, anche per la sua vicinanza ai confini dell’Ue è quello della Turchia, diventata negli ultimi tempi “la più grande prigione al mondo per i giornalisti” secondo Rwb: Ankara ha imprigionato 200 giornalisti e circa 150 media sono stati chiusi dopo il fallito colpo di Stato della scorsa estate, ha ricordato il politico del Ppe. Tajani ha invocato la “liberazione immediata non solo per il corrispondente tedesco Deniz Yücsel (imprigionato a Istanbul con l’accusa di terrorismo, ndr), ma anche tutti coloro che sono ingiustamente detenuti per fare il loro lavoro in giro per il mondo”.
“Quando consideriamo la libertà di stampa dobbiamo considerare anche internet: è una fonte di conoscenza ma suscita anche preoccupazione. Per esempio cresce il timore per la diffusione di notizie false, facilitata dall’uso dei social media”, ha affermato il presidente del Parlamento europeo, che ha parlato anche degli altri rischi legati al web: “Sta aumentando anche il discorso d’odio usato per promuovere la radicalizzazione e il fondamentalismo, in particolare tra i giovani”.
“Oggi celebriamo la Giornata mondiale della libertà di stampa in un contesto difficile per il giornalismo. L’Ue assicura che il rispetto della libertà di espressione sia integrato in tutte le sue politiche e in tutti i suoi programmi di sviluppo”, ha detto da parte sua l’alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini, che ha ricordato come “dal giugno 2015 l’Ue abbia sostenuto almeno 45 difensori dei diritti umani in situazione di pericolo”. Mogherini ha sottolineato che “tutti gli Stati sono tenuti a rispettare gli obblighi assunti a livello mondiale in termini di tutela della libertà di espressione e della sicurezza dei giornalisti ponendo in essere un quadro giuridico ad hoc e perseguendo tutti gli attacchi contro i giornalisti”. “L’Ue si oppone sistematicamente – ha concluso l’alto rappresentante europeo – a tutte le leggi, normative o pressioni politiche che limitano la libertà di espressione e adotta misure concrete per prevenire e rispondere agli attacchi contro giornalisti e blogger”.