Bruxelles – Il movimento tibetano torna a chiedere all’Unione europea di sostenere la causa del Tibet, finora ignorata per privilegiare le relazioni politiche ed economiche con la Repubblica popolare cinese. La comunità del Tibet ha esposto bandiere del Paese di fronte ai palazzi di Commissione e Consiglio Ue. Con tanto di striscione si chiede all’Ue di andare a documentare cosa avviene nel Tibet, rappresentato nella sua estensione geografica storica, prima dello smembramento voluto dai cinesi e la suddivisione in diverse province.
Uno striscione ripercorre la storia dell’11esimo Panchen Lama, la seconda carica spirituale del popolo tibetano dopo il Dalai Lama. Gedhun Choekyi Nyima venne riconosciuto nel 1995 come reincarnazione della figura spirituale, e nello stesso anno venne fatto sparire dalle autorità di Pechino che ancora non l’hanno rilasciato. Al suo posto il governo ha messo un Panchen Lama indicato dal partito comunista.