Bruxelles – In primo luogo usare il potere preponderante delle Fiandre a livello federale per condurre una politica socio-economica che spingerà i partiti francofoni a chiedere una riforma dello Stato. Così spera di ottenere la maggioranza speciale (due terzi e la maggioranza in ogni gruppo linguistico) che permetterà di stabilire un sistema confederale. Il progetto del sindaco di Anversa e leader degli autonomisti fiamminghi Bart De Wever è spiegato in un libro, che sarà presentato domani a Bruxelles. Da sempre lui punta alla “evaporazione” del Belgio, Paese nel quale convivono faticosamente tre comunità linguistiche (francofona, fiamminga e tedesca), e questa è la strada che indica, secondo le anticipazioni pubblicate oggi da Le Vif.
“Si tratta di una strategia a lungo termine, con molti rischi e un risultato non certo. Ma questa è la strategia più realistica e dobbiamo realizzare un nuovo paradigma”, spiega nel suo libro “Onvoltooid Vlaanderen” (Fiandre incompiute).
Il confederalismo visto da De Wever si basa su due entità: Fiandre e Vallonia che esercitano tutti i poteri relativi alle persone e al territorio. La Regione di Bruxelles (la terza regione dall’attuale Stato federale) avrebbe competenze relative al suo territorio e quelle svolte dai 19 comuni e 6 zone di polizia. I cittadini di Bruxelles dovrebbero scegliere il soggetto cui appartenere per questioni come l’imposta personale sul reddito, la sicurezza sociale, la protezione dei giovani, l’integrazione, la loro scelta di votare per il parlamento vallone o del parlamento fiammingo. Questa scelta sarebbe reversibile.
La confederazione (vale a dire ciò che è comune a entrambe le entità) eserciterebbe solo alcune competenze. Secondo De Wever, sarebbero la sicurezza, la difesa, la finanza e gli affari esteri. La monarchia non avrebbe più che una funzione formale.
Il Senato svanirebbe e la Camera dei Rappresentanti non avrebbe che 50 membri nominati congiuntamente nei parlamenti vallone e fiammingo. Il governo confederale consisterebbe di quattro ministri più due designati da Vallonia e Fiandre, che avrebbero un ruolo consultivo. In parallelo, ci sarebbe una consultazione permanente tra il Primo ministro fiammingo, quello della Vallonia, quello di Bruxelles e quello della comunità di lingua tedesca oppure tra i ministri competenti.
La confederazione sarebbe finanziata da Iva e accise. Una solidarietà esisterebbe tra le diverse entità, ma in modo “trasparente, quantificabile e responsabile”. Fiandre e Vallonia determinerebbero e raccoglierebbero l’imposta sul reddito, imposta di successione e alla fonte individuale. Fiandre, Vallonia e Bruxelles farebbero la stessa cosa per l’imposta sulle società, imposta sulle donazioni e la tassa di proprietà.