Bruxelles – “Fermare gli attacchi contro i cristiani e le altre minoranze religiose in Egitto”. È questo il messaggio lanciato durante l’incontro tra il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, e il gran muftì d’Egitto, Shawki Allam, che ha permesso ai due leader di condannare ancora una volta l’attacco che ha scosso il Paese africano di recente.
“L’Egitto è un giocatore chiave nella lotta contro il terrorismo”, ha ribadito Tajani di fronte al leader musulmano che, in un’altra occasione, aveva definito i terroristi un “cancro da estirpare”. Aspetto, quest’ultimo, sottolineato anche dal numero uno dei deputati europei quando ha ricordato il ruolo “essenziale” del gran muftì nel “promuovere il dialogo e il rispetto della diversità culturale e religiosa”. Inoltre, Tajani fa sapere di aver chiesto ad Allam un maggiore impegno per aumentare la consapevolezza della gente sul problema del terrorismo.
La visita ha affrontato anche il tema della radicalizzazione. Un fenomeno definito “complesso” e che deve essere affrontato “solamente attraverso un forte impegno nel trovare soluzioni guidate dallo spirito del dialogo e della cooperazione interreligiosa”, per contrastare la propaganda “velenosa” con messaggi positivi. Infine, i due interlocutori hanno parlato anche di sicurezza, sottolineando la necessità di “rafforzare il quadro legislativo europeo”, affinché si possa ottenere una “più forte cooperazione giudiziaria”, grazie anche allo scambio di informazioni.