Bruxelles – La Commissione europea ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver applicato l’aliquota di accisa nazionale alla benzina e al diesel acquistati dagli automobilisti residenti in Friuli-Venezia Giulia.
Attualmente le autorità italiane concedono una riduzione sul prezzo del carburante per motori agli automobilisti che risiedono in questa regione ma per Bruxelles ciò è un ostacolo al corretto funzionamento del mercato interno e una violazione delle norme Ue. Queste ultime prevedono aliquote minime per la tassazione dei prodotti energetici e secondo la Commissione differenze sostanziali nei livelli nazionali delle accise potrebbero ostacolare il corretto funzionamento del mercato interno e causare il cosiddetto “turismo del pieno”. Gli Stati membri hanno la facoltà di applicare aliquote di accisa nazionali differenziate ai medesimi prodotti solo quando la direttiva sulla tassazione dell’energia lo autorizza esplicitamente. Le riduzioni regionali, come quella concessa dall’Italia, non sono invece consentite.
La Commissione europea aveva già ufficialmente chiesto all’Italia di modificare la sua normativa sulle accise per la benzina e il diesel in Friuli-Venezia Giulia l’11 dicembre 2015 ma senza che a questa richiesta fosse dato seguito.