Bruxelles – Quando sarà portata a termine la seconda revisione del programma per la Grecia “discuteremo di debito” con la consapevolezza che “ci sarà bisogno di una riduzione del debito per trovare una soluzione” alla crisi in cui si trova il Paese. Lo ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, in audizione al Parlamento europeo. Nell’audizione, che era stata tanto invocata dai deputati europei ma che si è svolta in un’Aula quasi deserta, Dijsselbloem ha assicurato: “Questa è la mia opinione e l’ho già condivisa con l’Eurogruppo”, in cui “l’anno scorso abbiamo già accordato di tornare sula questione della sostenibilità del debito, perché è il solo modo in cui si tornerà su un cammino sostenibile per il futuro economico” del Paese. Le concessioni dell’Eurogruppo, dopo le pressanti richieste di taglio del debito greco fatte dal premier Alexis Tsipras, in realtà sono molto timide, ma sembra comunque un segnale positivo il fatto che Dijsselbloem ora riconosca apertamente questa necessità, cosa che è stato sempre riluttante a fare.
Alle critiche di diversi deputati rispetto alla durezza del programma imposto alla Grecia Dijselbloem ha risposto difendendo il proprio operato e affermando che “nel pacchetto l’enfasi non è sull’austerità ma sulle riforme profonde per creare più crescita” in Grecia. Parlando poi della seconda revisione del programma, che si attende da mesi, il presidente dell’Eurogruppo ha affermato che “si deve trovare un accordo entro maggio”, promettendo di dedicare “ogni sforzo” possibile al raggiungimento di questo risultato.