Bruxelles – I tassi di disoccupazione regionali oscillano dal 2,1% al 69,1%, suddivisi in cinque diverse fasce di valori, e mezza Italia, quella del Sud, ha i colori delle due fasce peggiori, ma neppure nel Nord più sviluppato si va oltre la fasscia intermedia. Basta l’infografica dell’Eurostat relativa al 2016 per vedere la situazione occupazione del Paese, più difficile di tanti altri Stati membri dell’Ue. Lazio, Abruzzo, Molise e Basilicata hanno tassi di disoccupazione compresi tra il 10,9% e il 17,1%, mentre le altre regioni del Mezzogiorno (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia) e la Sardegna oltre il 17,1%. A Calabria, Sicilia e Sardegna il triste primato di essere nella top-ten delle regioni europei col più elevato tasso di disoccupazione giovanile. Insieme con le enclave spegnole sulla sponda Sud del Mediterraneo, Melilla (69,1%) e Ceuta (63,3%), la Calabria è addirittura sul podio (terza, con il 58,7% di senza lavoro tra i cittadini di età compresa tra 15 e 24 anni), Sicilia quinta (57,2%), Sardegna sesta (56,3%). Dati impressionanti, se si considera la che media nazionale di disoccupazione giovanile è al 37,8%. tuttavia, mentre in Calabria la situazione giovanile è migliorata (il tasso dei senza lavoro era al 65,1% nel 2015), in Sicilia si è aggravata (+1,3% in un anno).
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