Bruxelles – “Chiediamo l’intervento delle istituzioni europee” per riportare a casa Cristian Provvisionato, l’italiano detenuto “illegalmente” dalla Mauritania. Questo è l’appello che il Movimento 5 stelle ha lanciato nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles con tanto di cartelli esposti con la scritta #CristianLibero.
Provvisionato è stato arrestato dalle autorità del Paese africano nello scorso agosto 2015 per una vicenda che appare paradossale. Di professione bodyguard era partito per la Mauritania dopo aver ricevuto un’offerta di lavoro da un’azienda milanese per scortare un tecnico indiano. Arrivato nel Paese, però, è stato subito trattenuto nella caserma dell’antiterrorismo della capitale Nouakchott, con l’accusa di aver partecipato a una truffa informatica internazionale a discapito del governo locale, operata da alcune società impegnate nella vendita di software-spia. La società milanese che ha ingaggiato Cristian risulterebbe coinvolta nella vicenda, ma l’italiano, apparentemente non colpevole, sarebbe trattenuto dalle autorità locali come garanzia per ottenere il software per cui il governo mauritano avrebbe già sborsato più di un milione di euro.
“Chiediamo, come eurodeputati, che l’Italia, gli altri Stati membri e la stessa Unione europea, tramite il suo Alto Rappresentante, si facciano carico di esercitare tutto il loro peso politico e diplomatico per sbloccare la torbida vicenda nella quale è coinvolto Cristian Provvisionato”, hanno dichiarato gli eurodeputati pentastellati, aggiungendo che l’italiano “è usato come agnello sacrificale” pur essendo una “persona completamente innocente”. “Cristian Provvisionato”, continua l’euro-delegazione dei 5 stelle, “è privato della sua libertà personale, senza che gli sia stato contestato alcun tipo di reato da parte delle autorità mauritane”. “Questa è chiaramente una violazione grave dei suoi diritti umani”, concludono gli europarlamentari, sottolineando che la vicenda deve “presto volgere verso un lieto fine”.