Bruxelles – “Come Unione europea non abbiamo prove” che le organizzazioni non governative collaborino con le organizzazioni responsabili della tratta di esseri umani nel Mediterraneo. Dopo Frans Timmermans anche Federica Mogherini respinge le accuse mosse contro le ong, ritenute complici dello sbarco irregolare di migranti su suolo comunitario. L’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza dell’Ue chiarisce che al momento “non abbiamo prove di questo tipo”, e dunque risulta impossibile confermare le accuse, fermo restando che la Commissione europea “risponde per quello che fa la Commissione, e quello che fa la Commissione è chiaro”, aggiunge Mogherini in conferenza stampa al termine della riunione informale del consiglio Difesa a La Valletta. “Lottiamo contro il traffico di esseri umani, intercettiamo imbarcazioni, salviamo vite”. La presidenza maltese del Consiglio Ue su questo invita alla cautela. “Aspettiamo i risultati” dell’inchiesta avviata dalla procura di Catania, le parole del ministro degli Interni di Malta, Carmelo Abela.
Mogherini assicura che l’Ue farà tutto quello che è nelle possibilità per gestire la crisi migranti. Serve però “maggiore ambizione”, e questo vale anche per le politiche di difesa comune, che si intende rilanciare. Mogherini lavora al piano per la cooperazione strutturata tra Stati membri nel capo della difesa. Se tutto va bene una bozza di strategia potrà essere sul tavolo dei capi di Stato e di governo già a giugno. L’obiettivo comunque resta quello di chiudere “entro quest’anno”. Non sarà facile, visto che l’Alto rappresentante non intende far approvare una dichiarazione politica ma un documento con contenuti di sostanza. Altro elemento su cui si vogliono passi avanti sono i Battlegroups. “Li abbiamo da dieci anni, e non li abbiamo mai usati. Date le crisi che ci circondano è giunto il momento di superare i motivi che impediscono il loro utilizzo”. Di questo si parlerà il 18 maggio in occasione della riunione formale dei ministri, oggi non in grado di prendere decisioni vere e proprie. I battlegroups sono unità militari composte da 1.500 soldati di diversa nazionalità Ue ciascuna. L’Ue ne ha una quindicina, ma non ne ha mai fatto uso.