Bruxelles – La commissione Cultura del Parlamento europeo ha promosso un rafforzamento della legislazione dell’Unione europea nel campo della protezione dei minori reclamando anche per i contenuti trasmessi attraverso piattaforme video online le stesse regole adottate per i canali televisivi.
In particolare, gli eurodeputati chiedono alle piattaforme di video-sharing l’adozione di misure correttive che introducano nei propri siti dei meccanismi che consentano agli utenti di segnalare contenuti che incitano all’odio, alla violenza o al terrorismo. Inoltre, gli europarlamentari propongono il divieto di pubblicità di prodotti come tabacco, sigarette elettroniche e alcool durante programmi per bambini trasmessi in tv o attraverso piattaforme digitali di streaming.
Oltre alle norme sulla protezione dei minori, i parlamentari di Bruxelles hanno votato sulle nuove regole per quanto riguarda la pubblicità televisiva e le quote di programmi di produzione europea che devono essere presenti nei cataloghi on-demand. Nello specifico, per la pubblicità la commissione Cultura ha promosso norme che impongono una quota giornaliera massima pari al 20%, dando però al fornitore flessibilità per adeguare i propri periodi pubblicitari. Sulle quote “made in europe”, invece, in nome della “diversità culturale europea”, i deputati hanno richiesto che una percentuale del 30% di prodotti realizzati in Ue sia presente nei cataloghi delle piattaforme di streaming. Inoltre, secondo le nuove regole, gli Stati membri potranno chiedere ai siti on-demand di contribuire finanziariamente allo sviluppo di produzioni audiovisive europee, investendo direttamente nel contenuto o contribuendo a fondi nazionali, in base ai loro ricavi.
Il 15 maggio la Plenaria del Parlamento europeo si esprimerà sul testo e, una volta ricevuto il via libera anche dal Consiglio Ue (previsto per il 23 maggio), potranno partire i negoziati interistituzionali per arrivare all’approvazione del nuovo regolamento.