Bruxelles – Un’associazione che unisca i tassisti degli Stati dell’Unione europea per difendere i loro diritti di fronte alle nuove forme di concorrenza ritenute sleali. E’ il progetto della Tea (TaxiEurope Alliance), nata oggi a Bruxelles dalla federazione di tre organizzazioni nazionali: la spagnola Fedetaxi (Federazione spagnola del taxi), l’italiana Uri (Unione dei radiotaxi d’Italia) e la portoghese Antral (Associazione nazionale dei trasportatori su ruota in autoveicoli leggeri).
“I taxi di Spagna, Italia e Portogallo si uniscono in questa iniziativa, ma speriamo che altri ci seguano a breve”, ha esordito il presidente di Tea, Miguel Angel Leal, nella conferenza di presentazione della nuova associazione al Parlamento europeo, “l’Ue è stata costruita sulla difesa dei diritti dei consumatori. I taxi sono stati vicini ai cittadini, e anche al fisco coi loro contributi”. “Tea vuole combattere la concorrenza sleale”, ha spiegato Leal, aggiungendo: “faremo tutto il possibile per difendere la categoria dei tassisti davanti ai nuovi servizi che non pagano le imposte”.
Un parere condiviso anche da Loreno Bittarelli, Presidente di Uri: “Uno dei primi problemi della nostra categoria è che è troppo frazionata”, ha detto Bittarelli. Il vice-presidente di Tea ha poi aggiunto: “La nostra funzione di servizio pubblico comporta obblighi ma anche tutele. Per questo servono nuove misure come il contingentamento delle licenze e la regolamentazione delle nuove piattaforme tecnologiche. Non gli permetteremo di fare dumping sociale ed economico, per questo abbiamo la necessità di coordinarci con Commissione e Parlamento europeo.”
“E’ un progetto ambizioso: bisognava fare qualcosa per questo settore”, ha affermato Florencio Almeida, Presidente dell’organizzazione portoghese dei tassisti Antral. “Quello dei taxi è uno dei settori più regolamentati, per questo la concorrenza di nuove piattaforme è per forza sleale se queste non devono rispettare le stesse regole”, ha ribadito Almeida, sottolineando che “Antral è la prima associazione ad essersi rivolta ad un tribunale (contro Uber, ndr), abbiamo già ottenuto sanzioni, ma le nuove piattaforme continuano ad agire indisturbate”.
Le priorità di Tea sono due: da un lato promuovere le lotte a livello economico e sociale dei tassisti a livello europeo, soprattutto nel combattere nuove forme di concorrenza sleale; dall’altro rappresentare il settore di fronte alle istituzioni europee e alle organizzazioni internazionali. Tea sarà quindi a metà tra una lobby e un sindacato a livello europeo. Ma i tassisti promettono che non si limiteranno a difendere la loro categoria: “Vogliamo migliorare la qualità del servizio dal punto di vista ambientale e sociale”, ha detto Bittarelli, “stiamo lavorando alla creazione di un’unica applicazione per prenotare taxi in tutto il mondo, ma anche su servizi innovativi come il taxi sharing. L’importante è che siano fatti rispettando le regole”.