Bruxelles – Joseph Muscat si deve dimettere. I popolari europei (Ppe) chiedono la testa (e la poltrona) del primo ministro maltese, il cui governo detiene la presidenza di turno dell’Unione europea fino al prossimo 30 giugno. Una richiesta senza precedenti per una situazione senza precedenti, secondo il capogruppo Ppe in Parlamento europeo, Manfred Weber. “E’ senza precedenti che un primo ministro di un Paese con la presidenza di turno sia sotto inchiesta e rifiuti di dimettersi”, ha scritto in tanto di nota ufficiale. Weber ha quindi detto di voler vedere il leader dell’opposizione, il segretario del Partito Nazionalista (affiliato al Ppe), alla guida del Paese. “Invito Simon Busuttil a mostrare leadership e combattere con le unghie e con i denti contro queste accuse di corruzione”.
Muscat è finito sotto inchiesta dopo le ultime rivelazioni emerse nell’ambito dei filoni d’inchiesta dei Panama Papers, l’insieme dei fascicoli riservati creati dallo studio legale Mossack Fonseca, e resi pubblici. La figlia del presidente dell’Azerbaijan ha versato un milione di dollari alla società Egrant Inc., di cui Michelle Muscat, moglie dell’attuale premier maltese, sarebbe azionista. La società, con sede a Panama, avrebbe però ricevuto la somma di denaro in un conto nella banca maltese Pilatus Bank. Al primo ministro maltese è rimproverato anche di non aver ordinato l’avvio di alcuna inchiesta per verificare l’accaduto.