Bruxelles – “Siamo rimasti colpiti e impressionati dagli enormi sforzi” delle autorità italiane nella gestione dell’alto numero di arrivi via mare di migranti e rifugiati, nel rispetto dei diritti fondamentali e del diritto d’asilo. Sono queste le parole con cui la delegazione della commissione Libertà civili del Parlamento europeo ha concluso la quattro giorni di visita in Italia, soprattutto in Sicilia, per fare il punto della situazione su come il Bel Paese affronta l’emergenza migranti.
Formata da esponenti di diversi gruppi politici, la delegazione ha visto la partecipazione degli eurodeputati italiani Alessandra Mussolini (Ppe), Cécile Kyenge (S&D), Barbara Spinelli (Gue) e Salvatore Pogliese (Ppe). In particolare, l’euro-delegazione ha visitato il Cara di Castelnuovo di Porto, il porto di Augusta (primo sito in Italia per sbarchi di migranti) e l’hotspot di Pozzallo, incontrando diversi rappresentanti delle Ong, della società civile e delle agenzie Frontex, Europol ed Easo, oltre le autorità pubbliche locali.
“L’identificazione di chi arriva via mare ha raggiunto tassi vicini al 100%”, hanno dichiarato i parlamentari europei, sottolineando che si tratta di un risultato ottenuto grazie “all’ottima cooperazione” fra autorità italiane, agenzie Ue (Frontex, Easo, Europol) e Ong. “Un merito”, continuano gli eurodeputati, “che non dobbiamo ascrivere solo all’Italia: questi aspetti rappresentano un beneficio per l’Unione europea nel suo complesso”. Inoltre, l’euro-delegazione ha ricordato l’impegno profuso dal nostro Paese nel “salvare vite umane e allo stesso tempo per rendere la lotta ai trafficanti di uomini sempre più efficace, anche in situazione di estrema instabilità di alcuni paesi di origine e di transito, come la Libia”.
Affrontando il tema delle risorse, i parlamentari europei hanno “constatato l’enorme carico di responsabilità a cui è sottoposta l’Italia”, ponendo l’attenzione sulla fatto che “molte autorità locali siano a corto di risorse, sia umane che finanziarie, per affrontare la grande sfida posta dall’accoglienza di numeri così alti di arrivi di migranti e rifugiati”. “La stessa carenza di risorse”, continuano, “che affetta anche l’autorità giudiziaria”.
Durante la visita, gli eurodeputati hanno dichiarato inoltre che “la situazione dell’Italia conferma l’idea che l’attuale regolamento di Dublino non funziona e deve essere urgentemente emendato, insieme al pacchetto riguardante l’asilo”, ricordando che si tratta di un tema che il Parlamento europeo “sta già trattando”. Infine, la delegazione del Parlamento Ue ha voluto sottolineare come “tutto quello che l’Italia sta facendo dovrebbe servire a richiamare gli altri Paesi dell’Unione europea a una più forte risposta collettiva e a una migliore e più giusta ripartizione delle responsabilità in materia di immigrazione”.