Roma – “Oggi, ci siamo dichiarati fermamente contrari alla proposta di compromesso della presidenza maltese” di turno dell’Ue sul regolamento presentato dalla Commissione Ue per l’adeguamento della normativa anti-dumping nei confronti di Paesi non riconosciuti come economie di mercato come la Cina. Ad annunciarlo è il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, in una nota.
Il governo ha sempre seguito una linea di politica commerciale improntata a fornire “massimo supporto alla liberalizzazione del commercio internazionale”, ma anche a pretendere “massima intransigenza nella difesa da comportamenti commerciali scorretti, nella convinzione che il commercio, per essere motore di crescita, deve essere equo e rispettoso delle regole”. In quest’ottica, secondo il ministro, “la proposta della Commissione, anche nella versione di compromesso” elaborata dalla presidenza maltese, “è debole, di difficile implementazione e rischia di lasciare l’industria europea indifesa verso i comportamenti scorretti”. Quindi, aggiunge il titolare dello Sviluppo economico, “l’Italia ritiene fondamentale che nel prosieguo dell’iter normativo questa proposta venga sostanzialmente migliorata”.