Bruxelles – Il Regno Unito tornerà alle urne per le elezioni generali il prossimo 8 giugno. È l’annuncio a sorpresa fatto questa mattina dalla premier Theresa May. “Le divisioni a Westminster mettono a rischio le nostra capacità di fare della Brexit un successo” e “causeranno danni, incertezza e instabilità al Paese”, ha dichiarato nel motivare la sua scelta.
Per May “abbiamo bisogno di elezioni generali e ne abbiamo bisogno adesso perché in questo momento abbiamo l’opportunità unica di poterlo fare, mentre l’Ue sta elaborando la sua posizione negoziale e prima che inizino le trattative dettagliate” per il divorzio del Regno Unito dall’Unione europea.
La Gran Bretagna, ha spiegato, “sta lasciando l’Ue e non si torna indietro”, e il governo “ha il giusto piano per negoziare la futura relazione con l’Europa”, ma “i laburisti hanno minacciato di votare contro l’accordo che raggiungeremo con l’Ue”, i Liberal democratici “hanno detto che vogliono portare l’attività di governo a un punto morto”, il Partito nazionale scozzese “dice che voterà contro la legislazione che porterà formalmente alla separazione” e infine “i membri non eletti della Camera dei Lord hanno promesso di combatterci ad ogni passo che faremo”.
Tutto questo potrebbe essere evitato nei piani della May se, come dicono i sondaggi, i Conservatori otterranno un nuovo e più forte mandato alle urne. “I nostri avversari ritengono che, poiché la maggioranza di governo è così risicata, la nostra determinazione si indebolirà e potranno obbligarci a cambiare rotta, ma si sbagliano”, ha dichiarato ancora May secondo cui l’opposizione “sottovaluta la nostra determinazione a portare a termine il lavoro”.
Domani la premier presenterà la sua proposta in parlamento, dove è necessaria una maggioranza dei due terzi per essere approvata. Il leader laburista Jermy Corbin ha già annunciato che si pronuncerà a favore, per non dare l’immagine di temere il voto. Dunque, a meno di rivolte contro il contestato leader laburista, la strada dovrebbe essere libera.
Secondo Syed Kamall, presidente dei deputati Conservatori e Riformisti al parlamento europeo “una vittoria decisa per il partito conservatore fornirà chiarezza per entrambe le parti nei prossimi negoziati Brexit, per creare una maggiore unità all’interno del Regno Unito e per fornire la base da cui partire per garantire un accordo che è nel migliore interesse delle persone nel Regno Unito e in tutta l’Unione europea”.