Bruxelles – Gianni Pittella sosterrà Matteo Renzi nella sua corsa per riconfermarsi segretario del Pd. Il presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo lo ha annunciato ieri sera nel corso di un incontro organizzato dal Pd di Bruxelles e l’associazione politica Lab Dem a Bruxelles. Il sostegno di Pittella a Renzi è solido e sicuro, ma ci sono alcune “cose” che il leader dei socialisti europei chiederà all’ex segretario del Pd qualora sarà lui il candidato del partito per le prossime elezioni.
“Perché sostengo Matteo Renzi? Ci sono varie ragioni, ma una è la più valida: ci troviamo in una fase delicata della storia, in cui la sfida, in Italia come in Europa, persino nel Mondo, è tra il (ritorno al, ndr) nazionalismo e l’ideale della democrazia sovranazionale”, ha detto Pittella. Poi ha spiegato: “Renzi è l’unico leader in grado di battere le forze populiste e sovraniste in Italia. Per questo lo sostengo come segretario e come futuro candidato premier”. Il presidente S&D ha sottolineato come “il filotto elettorale che ci troviamo davanti a noi sarà storico”. Una partita da ribaltare col voto in Francia, in Germania e poi in Italia. “Negli Stati Uniti e con la Brexit i nazionalisti hanno vinto”, ha detto con rammarico Pittella, che spera in un cambio di rotta al quale contribuisca anche l’Italia. Ma per ottenere ciò “bisognerà arrivare alle elezioni con un leader forte, sostenuto da una maggioranza congressuale importante”, ha ribadito Pittella.
Non si tratta però di un sostegno incondizionato. “A Renzi chiederò quattro cose la prossima volta che lo vedrò”, promette il leader dei socialisti europei. In primis “meno polemiche sull’Europa”. “Spero che se verrà a Bruxelles, il 28 aprile, non faccia attacchi all’Ue: è dannoso”, ha chiarito Pittella, sottolineando come “la Dichiarazione di Roma sia stata un traguardo raggiunto faticosamente”, ma c’è “un piccolo cambiamento nell’aria”. La seconda richiesta di Pittella a Renzi è che “il Pd sia il partito dell’uguaglianza. Serve una difesa dei ceti sociali più deboli e dei lavoratori meno qualificati”. Terzo punto: “una nuova stagione dei diritti civili, passando magari per la legalizzazione delle droghe leggere”, tema sul quale in Italia si sta discutendo un progetto di legge, anche se in verità è arenato in commissione. L’ultimo punto citato da Pittella, non meno importante, riguarda il futuro del Pd: “Oggi c’è un riassunto al posto del partito, assente nel coordinamento territoriale. In Basilicata manca un segretario regionale da quasi due anni”, ha criticato il lucano ex vicepresidente del Parlamento europeo, che non si è risparmiato una piccola stoccata a Renzi: “Questa concezione del partito non è sopportabile. Non basta un insieme di numeri, vogliamo un partito che sia una comunità di persone e di idee”.