Bruxelles – Il fondo fiduciario dell’Unione europea per l’Africa, su proposta della Commissione europea, ha adottato un programma di 90 milioni di euro per “incrementare la protezione dei migranti e una migliore gestione” dei flussi migratori in Libia. Si tratta del primo passo nel contrasto all’immigrazione irregolare nella rotta del Mediterraneo centrale, che arriva pochi mesi dopo la firma della Dichiarazione di Malta con cui i Capi di Stato e di governo dell’Ue si sono impegnati a rafforzare il controllo del fenomeno migratorio su questa parte di mare.
Il nuovo programma affronta i vari aspetti della sfida alle migrazioni dalla Libia e, più in generale, lungo la rotta del Mediterraneo centrale. In particolare, si occuperà di rafforzare la protezione dei migranti e dei rifugiati, tra cui i più vulnerabili, in Libia e di migliorare le condizioni delle comunità ospitanti e degli sfollati, tenendo conto delle difficili condizioni socio-economiche che imperversano nel Paese africano. Le attività del piano della Commissione Ue saranno realizzate nelle principali aree di insediamento o di transito di migranti e rifugiati e nelle zone di trasferimento dei libici, dove la popolazione comincia a reinsediarsi.
Per l’attuazione del piano è previsto il coinvolgimento di cinque partner, selezionati sulla base della loro capacità di essere immediatamente operativi sul terreno. Si tratta dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), dell’Agenzia per i rifugiati dell’Onu (Unhcr), dell’Unicef e di una società tedesca per la cooperazione internazionale (Giz). Nello specifico, allo sviluppo socio-economico saranno destinati 42 milioni di euro che serviranno a formare le autorità locali nel fornire servizi essenziali come educazione, strutture sanitarie e infrastrutture locali, favorendo nel contempo la creazione di nuove opportunità di lavoro. Per quanto riguarda invece la “protezione” dei migranti, sono 48 i milioni di euro previsti per garantire maggiore assistenza a rifugiati e migranti nei punti di sbarco, grazie anche alla creazione di un “meccanismo di monitoraggio dei dislocamenti”.
“Per l’Unione europea, la Libia e i libici sono stati e restano una priorità assoluta”, ha commentato l’Alta rappresentante dell’Ue per la politica estera, Federica Mogherini. “Lavoriamo”, ha aggiunto Mogherini, “per una soluzione pacifica della crisi libica”. L’Alta rappresentante ha inoltre ribadito l’importanza dei 90 milioni di euro stanziati, sottolineando che si tratta di finanziamenti “intesi a tutelare e assistere i migranti del Paese e le persone che li ospiteranno”. “L’Unione europea sta facendo la sua parte e le autorità libiche tutte devono fare la loro”, ha infine concluso Mogherini. Parole di plauso per l’operazione del Fondo fiduciario per l’Africa arrivano anche dal commissario europeo per la Politica di vicinato, Johannes Hahn, che ha sottolineato il sostegno allo sviluppo socio-economico previsto dal finanziamento, ricordando che “contribuirà a ridurre il numero degli scafisti irregolari e a rendere più difficile il compito dei contrabbandieri”.