Bruxelles – “La Scozia sarebbe la benvenuta in Unione europea”. È quanto scrivono 50 parlamentari ed europarlamentari di diversi Stati membri in una lettera pubblica in cui esprimono il “pieno sostegno” per un’adesione “rapida, regolare e ordinata” della Scozia all’Unione europea qualora dovesse decidere per l’indipendenza.
La lettera, su iniziativa del parlamentare scozzese dei Verdi Ross Greer e dell’eurodeputata tedesca Terry Reintke, è stata firmata da un gruppo di esponenti provenienti da diverse famiglie politiche e include parlamentari nazionali ed europei di Germania, Francia, Italia, Spagna, Belgio, Portogallo, Grecia, Ungheria e Malta. Si tratta di una dimostrazione di sostengo alla campagna messa in atto da Nicola Sturgeon, prima ministra scozzese, che recentemente ha chiesto e ottenuto il voto del parlamento locale per indire un nuovo referendum sull’indipendenza dal Regno Unito.
I politici, nella missiva, affermano che “la democrazia e il rispetto reciproco sono al centro del progetto europeo”, e mentre si dicono “addolorati” per il voto in favore della Brexit, “rispettando” l’esito come una “decisione democratica del Regno Unito”, di contro sottolineano che questa “non è stata la scelta degli scozzesi” e che “la Scozia ha votato fortemente per rimanere all’interno dell’Unione europea”. Più del 62% degli scozzesi, infatti, ha votato per il “remain” nel giugno del 2016.
“Ci dispiace che il governo del Regno Unito abbia scelto di seguire il percorso di una ‘hard Brexit’ e che finora abbia rifiutato di prendere adeguatamente in considerazione le preferenze dei cittadini scozzesi nel processo di ritiro”, si legge nella lettera nella quale, in conclusione, i parlamentari esprimono il loro augurio affinché i cittadini scozzesi possano continuare a “beneficiare dei diritti e delle protezione di cui già adesso godono”.
Il promotore Greer ha infine parlato di una “enorme quantità di buona volontà” riferendosi alla determinazione con cui gli Stati membri guardano alle aspirazioni degli scozzesi e ha ribadito che “l’indipendenza è l’unico modo per garantire un futuro europeo alla Scozia”.