Bruxelles – I ministri delle Finanze dell’Eurogruppo, riuniti a Malta, hanno trovato un accordo con la Grecia di Alexis Tsipras sulle principali componenti del pacchetto di misure che dovrebbero consentire il via libera al completamento della seconda revisione del programma di aiuti e sbloccare, di conseguenza, la nuova tranche da circa 7 miliardi per il Paese.
L’accordo riguarda un pacchetto che comporterà tagli alle spese del 2% del Pil tra il 2019 e il 2020, i primi due anni dopo il termine del programma. Un 1%, nel 2019, arriverà dalla riforma delle pensioni, mentre l’1% nel 2020 dalla riforma del fisco. “In parallelo, la Grecia può legiferare misure espansionistiche se l’economia va meglio del previsto, usando lo spazio di bilancio che si crea”, ha dichiarato al termine della riunione il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, secondo cui “la parte più difficile è stata superata”. “Le misure di austerità concordate saranno adottate subito”, ha garantito il ministro delle Finanze di Atene, Euclid Tsakalotos, così come “le misure compensatiive positive”, e poi “entreranno in vigore se raggiungeremo gli obiettivi”.
L’accordo apre la strada al rientro delle istituzioni ad Atene, che ora potranno lavorare ad un accordo globale a livello tecnico. “Sono stati compiuti importanti progressi nelle ultime settimane. Ma diverse politiche restano in sospeso. Riteniamo che ci siano buone prospettive per una conclusione di successo” delle discussioni sulla Grecia. ha affermato il portavoce del Fondo monetario internazionale, Gerry Rice, al termine dell’Eurogruppo. ”Un accordo sulle politiche sarà seguito da un confronto con i paesi dell’area euro per assicurare una credibile strategia per ripristinare la sostenibilità del debito, prima di presentare un programma al board del Fmi”, ha aggiunto.