Bruxelles – “Sono stati fatti progressi significativi. Sono fiducioso che sarà trovato un accordo nell’Eurogruppo di venerdì a Malta”. È ottimista il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in merito alle trattative tra l’Ue e la Grecia per chiudere la seconda revisione del pacchetto di aiuti allo Stato ellenico, e lo dichiara nella conferenza stampa congiunta dopo l’incontro, oggi ad Atene, con il premier greco Alexis Tsipras. Che però non mostra lo stesso ottimismo.
“Siamo a un soffio dal raggiungere un accordo”, ha ammesso il capo dell’esecutivo ellenico, pronto però anche allo scenario negativo. “Ritengo che dovranno essere prese iniziative a più alto livello per esiti positivi prima di Pasqua, in ogni caso entro aprile, anche se questo vuol dire convocare un summit dell’area Euro”, ha affermato il primo ministro greco.
Secondo Tusk, l’economia greca ha registrato progressi significativi dal momento della sua ultima visita ad Atene, mentre la responsabilità per la conclusione della seconda revisione del programma di salvataggio “deve essere condivisa da tutte le parti” coinvolte nei negoziati. Anche nel precedente incontro con il presidente greco Prokopis Pavlopoulos, Tusk si era detto “più ottimista” sull’intesa nel corso del prossimo Eurogruppo: “Grazie alla determinazione ed al pragmatismo dimostrato, la Grecia è molto vicina a completare la seconda revisione”, ha detto il presidente del Consiglio europeo. Un risultato che vanta anche il governo di Atene: “In un periodo molto breve abbiamo fatto grandi progressi fiscali che hanno sorpreso amici e nemici e siamo riusciti a superare le difficoltà. Abbiamo avuto un surplus fiscale nel 2015 invece di un deficit, e nel 2016 i risultati sono stati persino migliori di quelli stimati dal Fmi, nonostante il clima di incertezza alimentato dalle richieste irrazionali del Fondo”, ha sottolineato Tsipras, annunciando che Atene “prevede un surplus primario molto più alto del 3% nei prossimi mesi”.
Nonostante i sacrifici fatti dalla Grecia, tuttavia, la conclusione dei negoziati nel prossimo Eurogruppo di Malta non è ancora sicura. Una situazione che irrita fortemente Atene, che accusa di ciò alcuni creditori. “Ogni volta che siamo vicini a raggiungere un accordo, qualcuno arriva all’ultimo momento e fa ulteriori richieste non previste. Sembra che qualcuno stia prendendo tempo per riportare sul tavolo scenari negativi, non solo per noi ma per l’Europa, in un momento cruciale per l’Ue con elezioni importanti imminenti, a partire dalla Francia”, ha detto con franchezza il primo ministro greco. Tsipras ha criticato “quei creditori che sembrano non aver ancora cambiato la loro opinione”, nonostante gli “sforzi straordinari compiuti da Atene”. “La seconda revisione avrebbe dovuto essere conclusa nel dicembre 2015. Da allora per colpa loro abbiamo avuto un ritardo ingiustificato che mette in pericolo l’intero recupero dell’economia greca. Questi negoziati infiniti devono concludersi perché ogni giorno che passa è dannoso per l’economia greca e distrugge tutto ciò che i cittadini greci sono riusciti ad ottenere con tanti sacrifici”, ha concluso Tsipras.