Bruxelles – Aumenta la lista degli Stati membri che chiedono alle istituzioni dell’Unione europea una cooperazione rafforzata per creare una Procura europea (Eppo). Belgio, Cipro e Croazia, hanno notificato questa mattina insieme ad altri 13 Stati membri, una lettera in cui ribadiscono la volontà di dar vita a uno strumento che sia in grado di consegnare alla giustizia chiunque commetta atti lesivi contro gli interessi finanziari dell’Ue.
La cooperazione rafforzata si è resa necessaria dopo che tra i Paesi membri non si è trovato accordo unanime sulla proposta della Commissione europea presentata a gennaio 2017. Tra i 16 Stati che hanno firmato risultano Francia, Germania e Spagna e spicca l’assenza del nostro Paese. L’Italia, con le parole del ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha deciso al momento di non aderire perché ritiene carente, dal punto di vista di strumenti, struttura e competenza, il progetto di Eppo. “La proposta che è stata avanzata, e che forse poteva giustificarsi nella ricerca dell’unanimità, diventa ridicola nel passaggio della cooperazione rafforzata”, ha dichiarato il ministro, ribadendo che non è “accettabile” un testo che “in qualche modo era costruito per tener conto di Paesi che poi si sono tirati fuori”.
Il testo presentato, basato sulla proposta della Commissione, dovrà ora passare al vaglio del Parlamento europeo per essere definitivamente adottato. Altri Stati membri, anche dopo l’approvazione, potranno partecipare alla cooperazione e decidere di aderirvi in qualsiasi momento, così come previsto dai trattati.