Bruxelles – “Non c’è alternativa ad un’Europa unita e sovrana”. Sono queste le parole con cui il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha esordito al Congresso di Malta del Partito popolare europeo. Il presidente, ricordando i recenti festeggiamenti per i 60 anni dei trattati di Roma e la consegna della lettera di Theresa May per attivare l’art. 50 del trattato di Lisbona, ha parlato dell’importanza di “gridare forte e chiaro” che i nazionalismi sono “l’opposto del patriottismo moderno”.
“Negli ultimi anni”, ha dichiarato Tusk, i governi europei “hanno fatto credere che l’integrazione fosse una minaccia alla sovranità nazionale e statale”. Questo, secondo il polacco, ha portato di fronte ai cittadini un’immagine dell’Europa “sciocca” e “pericolosa”. Pertanto, ha proseguito il presidente, “la nostra missione deve essere convincere gli europei” che un’Unione europea “forte”, in grado di “proteggere valori e culture” e di “difendere i confini esterni”, sia “forse l’unica garanzia per la sovranità nazionale”.
Ricordando il richiamo fatto ai Vertici dei 27 a Roma, sulla necessità di ribadire i valori democratici, Tusk ha sottolineato il bisogno di “sfidare il populismo”, definendo “chiara e decisa” la risposta da dare al fenomeno. “Non c’è alcuna contraddizione tra democrazia liberale e bisogno di ordine e sicurezza”, ha sottolineato Tusk, aggiungendo che “un’Europa più sicura” vuol dire anche un’Europa “in grado di proteggere nazioni sovrane”. Infine, lanciando un augurio al Ppe, ha chiesto agli europarlamentari di farsi carico di rispondere alle esigenze dei cittadini, che “vogliono un’autorità che sia saggia, morale e forte allo stesso tempo”.