Valletta, Malta – Oggi i ministri e rappresentanti di alto livello provenienti da paesi del Mediterraneo hanno firmato una dichiarazione storica per affrontare la crisi della pesca nella regione, accolta con grande favore anche da associazioni ambientaliste come Oceana. La dichiarazione ministeriale, Malta MedFish4Ever, sarà il modello per la cooperazione e lo sviluppo sostenibile delle attività di pesca per tutti gli stati costieri del Mediterraneo nel corso dei prossimi 10 anni. L’accordo arriva pochi mesi prima della conferenza mondiale Our Ocean 2017, che si svolgerà nel mese di ottobre e che per la prima volta sarà ospitata dall’Ue.
“Lo stato di salute degli stock di pesce nel Mar Mediterraneo è un problema serio, urgente e non più rimandabile. Il dialogo e il confronto con il settore, con coloro che il mare lo respirano e lo vivono ogni giorno è imprescindibile”. Ha detto questa mattina la vice presidente della Commissione Pesca Renata Briano, intervenendo a Malta in rappresentanza del Parlamento europeo per la firma ufficiale della dichiarazione ministeriale MedFish4Ever, “un momento storico per la pesca nel Mediterraneo”, ha detto, in cui si sono dettate le linee guida per il settore.
L’europarlamentare Pd ha posto l’attenzione sul rilievo socio-economico della piccola pesca artigianale, che costituisce più dell’80 per cento delle flotte del Mediterraneo. “Dobbiamo coinvolgere il prima possibile i piccoli pescatori nei processi decisionali che determinano le loro attività – ha spiegato Briano -. Il coinvolgimento dei pescatori è cruciale fin dai primi passaggi per trovare soluzioni efficaci per il settore e sostenibili per il nostro mare. Per tutelare la biodiversità dobbiamo attuare da subito un approccio ecosistemico e multispecie. Per tutelare il sistema economico è fondamentale che l’Europa e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo facciano un gioco di squadra con regole uguali per tutti”.
Durante la conferenza Briano si è soffermata anche sull’importanza del ruolo dei consumatori. “L’obiettivo dev’essere far trovare sulle nostre tavole un pesce pescato nelle acque locali, di una specie non sovrasfruttata e che contribuisca alla sostenibilità della pesca – ha spiegato la vice presidente della Commissione Pesca -. Lavorare su campagne dedicate alla tracciabilità e all’etichettatura corretta del pesce è la giusta risposta che possiamo dare per aiutare i consumatori a scegliere con consapevolezza”.
L’associazione ambientalista Oceana accoglie con favore questo patto politico che prevede un impegno da parte dei i governi a basarsi sui pareri scientifici per garantire la sostenibilità delle risorse e la ricostituzione delle popolazioni ittiche fortemente sovrasfruttate.
“Questa dichiarazione potrebbe finire nei libri di storia. Finalmente è stato preso un impegno politico per risolvere il declino delle risorse della pesca in Mediterraneo una volta per tutte. La ricostruzione degli stock ittici e la loro gestione sostenibile porteranno alla ripopolazione del Mar Mediterraneo, dove il potenziale per ottenere più risorse, posti di lavoro e una maggiore crescita economica è enorme. Confidiamo sulla serietà dei governi e che prendano azioni concrete per affrontare questa sfida. Oceana è pronta a offrire il suo sostegno nell’attuazione della dichiarazione MaltaMedFish4Ever”, ha dichiarato Lasse Gustavsson, direttore esecutivo di Oceana in Europa.