Roma – Il G7 della Cultura “è un’importante occasione promossa dall’Italia per portare avanti i valori dell’Europa”, e rappresenta “la base per una futura diplomazia culturale, che può aiutare a diffondere questi valori e a creare la piattaforma comune su cui continuiamo a costruire l’Europa”. Il commissario europeo alla Cultura, Tibor Navracsics, plaude all’iniziativa voluta dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, che ha voluto sfruttare la presidenza italiana del G7 per organizzare una riunione con i suoi colleghi degli altri sei Paesi che fanno parte del gruppo dei grandi della Terra.
Intervenendo a un convegno organizzato a Palazzo Madici Riccardi, a Firenze, proprio in occasione della due giorni del G7 Cultura, Navracics ha sottolineato come anche i programmi Erasmus ed Erasmus+ siano degli strumenti importanti per la diffusione dei valori europei “anche contro tutte le spinte separatiste e fondamentaliste”.
Franceschini ha incassato il sostegno del commissario rilanciando su una istituzionalizzazione dell’appuntamento. “Nel documento finale, intorno al quale stiamo ancora lavorando, c’è anche l’ipotesi di invitare i prossimi Paesi che organizzano il G7 a continuare con un evento che sia il G7 Cultura”, ha rivelato il ministro. A suo avviso “ci sono dei temi di straordinaria attualità: la tutela del patrimonio culturale che nel mondo è minacciato dal terrorismo, dalle calamità naturali, dalle guerre, e quindi l’obbligo della comunità internazionale di intervenire per tutelarlo; c’è il tema della cultura come strumento di dialogo fra i popoli, in un momento in cui si alzano più barriere invece che costruire ponti”. Per questo, ha concluso, “se alla fine riusciremo ad avere un documento comune, sarà una grande spinta per tutte le organizzazioni internazionali”.