Bruxelles – “La Bce ha chiuso entrambi gli occhi sulla situazione della Deutsche Bank”. Ne è convinto l’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio, intervenuto sulla vigilanza operata dal Single Supervision Mechanism (Ssm), l’organo di sorveglianza della Bce, nei confronti di Deutsche Bank e dei suoi derivati.
Borghezio ha sottolineato “le evidenti responsabilità dell’Ssm e dei suoi ispettori a partire dal 2014, anno in cui a carico delle 128 maggiori banche europee sono state effettuate verifiche e stress-tests, i quali avrebbero ripetutamente omesso di valutare pienamente i rischi dei derivati Level 3 di Deutsche Bank”. “Episodi accertati come lo scandalo dei mutui subprime con le sanzioni miliardarie richieste dagli USA anche a DB, la sottovalutazione dei titoli tossici, la contabilizzazione di operazioni di vendita in Cina all’epoca non ancora concluse e soprattutto, il mancato ricambio di buona parte del management responsabile della finanza allegra, testimoniano un trattamento di favore che non si è visto nei confronti di altre realtà continentali”, ha affermato l’eurodeputato, riferendosi “pensando all’Italia, al caso dei crediti deteriorati del Monte dei Paschi o la fusione tra Banco Popolare e Bpm”.
“Mentre ovunque le istituzioni europee predicavano il rigore nei conti ai Paesi Membri, alla luce dei fatti”, ha concluso Borghezio, “esse si configurano come il braccio armato delle oligarchie bancarie tedesche, per le quali sono stati concessi attestati di credibilità non corrispondenti alla realtà delle cose”.