Bruxelles – L’Unione europea chiede alla Federazione russa di “liberare senza indugio i manifestanti pacifici che sono stati arrestati” durante la manifestazione del 26 marzo a Mosca. “Facciamo appello alle autorità”, si legge in una nota del portavoce dell’Alto rappresentante per la politica estera Federica Mogherini, “perché rispettino pienamente gli impegni internazionali assunti”.
La nota fa riferimento alle operazioni della polizia russa che ha tentato di disperdere le dimostrazioni di centinaia di cittadini portando al fermo di molti manifestanti, tra cui il blogger e leader dell’opposizione Alexey Navlany. Queste operazioni, secondo il portavoce, “hanno impedito l’esercizio delle libertà fondamentali di espressione, di associazione e di riunione politica, che sono i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione russa”. “Chiediamo alle autorità russe”, fa sapere l’Unione europea, “di rispettare pienamente gli impegni internazionali assunti, tra cui quelli relativi al Consiglio d’Europa e l’Osce, per difendere questi diritti”.
La manifestazione era stata organizzata il 26 marzo per le strade di Mosca e di altre 100 città della Russia proprio dal leader antagonista, contro la dilagante corruzione nel Paese. Navlany, nel corso della protesta, è stato caricato su un pulmino dalla polizia russa con l’accusa di “provocazione illegale” per i cortei organizzati. Questo ha portato i manifestanti all’assalto del pulmino con dentro il blogger russo al grido di “fascisti, liberatelo”, e al conseguente arresto di più di 500 protestatari.
Oggi il blogger antagonista è comparso davanti ai giudici di Mosca, che lo hanno condannato a 15 giorni di carcere e ad una multa per aver predisposto “un’azione di massa” che ha causato la “violazione dell’ordine pubblico”.